Decisione contraria a quella che ha spostato a Potenza il procedimento ordinario a carico dell’ex gip Nardi per le connessioni con quello a carico dell’ex procuratore Capristo – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
Resta a Lecce il processo d’appello a carico degli ex pm di Trani Antonio Savasta e Luigi Scimè, degli avvocati Ruggiero Sfrecola e Giacomo Ragno e dell’immobiliarista barlettano Luigi D’Agostino: lo ha deciso la Corte d’appello del capoluogo salentino, pronunciandosi in maniera esattamente opposta rispetto a quanto avevano fatto, poche settimane fa, i colleghi dell’altra sezione in merito al processo all’ex giudice Michele Nardi, al poliziotto Vincenzo Di Chiaro, all’avvocata Simona Cuomo, a Gianluigi Patruno e Savino Zagaria, le cui posizioni sono state inviate a Potenza.
Il procedimento giudiziario di secondo grado sul cosiddetto “Sistema Trani”, che ipotizzava l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, si spacca dunque in due. E, addirittura, finisce in due città diverse. Con la parte relativa a Savasta e le altre persone condannate in abbreviato, che riprenderà il 10 ottobre a Lecce.
E quella su Nardi e gli altri giudicati con il rito ordinario, che è stata praticamente spazzata via, perché la Corte d’appello il 1 aprile ha annullato la condanna, inviando gli atti a Potenza per connessione con il procedimento a carico dell’ex procuratore di Trani e Taranto, Carlo Maria Capristo. Un tentativo fatto anche dall’ex pm Scimè (tramite l’avvocato Mario Malcangi), che i giudici hanno invece rigettato. La Procura generale di Lecce si era opposta al trasferimento del processo, ribadendo la tesi sostenuta fin dall’inizio dalla Procura ovvero che il tribunale salentino fosse quello competente.