Dopo due anni dal nostro esposto era stata intimata l’ingiunzione di sgombero per l’immobile ristrutturato in Viale dei Crociati di proprietà della famiglia Manganelli – Acquaviva, da qualche giorno il bene è sotto sequestro preventivo. I sigilli sono stato apposti dalla Capitaneria di Porto di Molfetta. L’amministrazione Natalicchio e i suoi Dirigenti ci avevano negato il secondo accesso agli atti, dimostrando che la loro trasparenza era solo uno slogan elettorale.
Di seguito l’esposto del 30 marzo 2015.
Avendo preso visione dell’avviso n. 504 pubblicato all’Albo Pretorio in data 09/03/2015 dell’istanza presentata in data 03/03/2015, prot. n° 15360 con la quale la sig.ra Acquaviva Nicoletta, legale rapp.te della ” Edilduemmegi srl “, ha chiesto l’autorizzazione demaniale marittima per eseguire in corso d’opera, interventi di ristrutturazione edilizia del locale destinato a deposito, su viale dei Crociati, in catasto al fg. 55 p.lla 28 sub. 1-2-3-4, espone quanto segue.
Premesso che, dalla lettura della relazione tecnico–descrittiva della variante in corso d’opera e della perizia giurata, si evince che:
– la variante di che trattasi riguarda modeste variazioni non sostanziali;
– le modeste variazioni distributive hanno determinato una rivisitazione delle posizioni e dimensioni delle “finestrature esterne”;
– con la previsione di installare gli impianti tecnici su lastrico solare, in particolare impianto fotovoltaico e solare termico, si prevedeva una scala esterna per accedere al lastrico solare per la manutenzione di detti impianti,
– l’ipotesi della scala esterna è stata scartata perché troppo ingombrante e impattante;
– è stata ipotizzata la realizzazione di una scala interna;
– nel capitolo “Aspetti normativi ed urbanistici”, gli interventi di variante “restano subordinati all’acquisizione dei pareri di competenza degli altri enti coinvolti, in particolare si procederà contestualmente alla richiesta di autorizzazione paesaggistica nonché di autorizzazione demaniale”;
– detta relazione tecnico-descrittiva, visionata, non è firmata dal progettista;
– nella “Perizia Giurata” a firma dello stesso De Robertis, come perito, si dichiara che “la società ha già ottenuto la concessione per il progetto di ristrutturazione globale dell’immobile con i ralativi atti di assenso degli altri enti coinvolti (soprintendenza, demanio, dogana) attualmente in corso di realizzazione”.
Considerato che:
– i lavori di variante non sembrano essere “modeste variazioni” ed hanno creato significative ridistribuzioni dei volumi e quindi delle cosiddette “finestrature esterne”;
– non si evincono, dai grafici consultati, progetti precedenti di scala esterna o di impianti tecnici sul lastrico solare;
– non sono stati presentati documenti relativi ai permessi o assensi riferiti agli altri enti elencati nella perizia giurata (soprintendenza, demanio, dogana);
– che il manufatto esistente prima dell’avvio dei lavori era completamente diverso sia come struttura che come volumetria (Foto n.1);
– già nel giugno 2014 il cantiere era stato già avviato (Foto n.2);
– nel dicembre 2014 un secondo manufatto attiguo era stato già costruito con la stessa distribuzione di finestre di cui oggi si chiede il permesso (Foto n.3);
– già il 4 marzo scorso i lavori di variante di cui in oggetto erano già stati realizzati (Foto n.4);
– dal 14.03.2015, come già visibile il 4 marzo, è stato costruito un torrino sul lastrico solare di cui non c’è traccia nella documentazione presa in visione (Foto n.5).
Per quanto esposto si chiede alle SS.VV. di sospendere il rilascio del permesso in oggetto e di verificare se tutti i lavori eseguiti al manufatto in oggetto avevano tutti i permessi necessari o se le opere eseguite sono da considerarsi abusive. Si allegano numero 5 foto.
In attesa di riscontri si inviano cordiali saluti
Molfetta, 30.03.2015
il movimento “Liberatorio Politico”