… Si sta tentando di liberare il Duomo dalle auto? Bene, e siamo molto contenti di questo. Ora, nell’ottica della politica dei piccoli passi, chiediamo all’altro “Comitato di Liberazione” di ripristinare la facciata, con doppio vincolo, così com’era 50anni fa e fino al 2010.
Anche per quell’altra offesa ai molfettesi, che da anni passa per “legittima autorizzazione”, è questione di VOLONTA’ politica; oggi siamo tutti contenti per aver spostato 80 automobili da una parte della città ad un’altra, ed aver dato la giusta dignità al nostro magnifico Duomo ma il vero cambiamento, fatto di discontinuità con il passato, può realizzarsi solo con atti coraggiosi ( che non devono essere interpretati come autotoritari) e il “torrino del torrino” e il “bar Duomo” possono essere l’obiettivo di rottura con il passato… naturalmente è inutile dire che ci sono altre cento cose da fare, ma oggi siamo in questa piazza e di questo discutiamo.
In questi anni il linguaggio usato dalla stampa locale, dalla politica e dai diretti interessati, nel presentare la vicenda ha generato equivoci e confusione nell’opinione pubblica.
Tutti hanno confuso il “torrino” del vano scala, spuntato davanti alle cupole del Duomo, con il “torrino”, ex superfetazione o vano tecnico, esistente sul lastrico solare; e quando nel linguaggio giornalistico fuorviante si parlava di torrino abusivo, torrino bocciato o torrino concesso tutti hanno pensato a quel vano con finestrella che almeno le ultime quattro generazioni di molfettesi sono state abituate a vedere accanto a quella semplice e maestosa facciata del Duomo.
Notate la differenza!!