“Uno dei problemi che ci sta facendo perdere l’identità nazionale è questa mania distruttiva della Costituzione”- Intervista a Nicola Magrone

magrone-nicola10

Sì, la corruzione è aumentata, ma le leggi non le fanno i pm

di AMERIGO DE PEPPO – www.lagazzettadelmezzogiorno.it

«Ha ragione Davigo quando dice che la corruzione è aumentata, ma ha ragione anche Renzi quando dice che i giudici non possono pensare di poter fare le leggi». Ex magistrato e ora sindaco di Modugno, Nicola Magrone ha le idee chiare sul nuovo capitolo del conflitto tra magistratura e politica.

«In linea generale – dice Magrone – credo che un conflitto così profondo e duro non aiuta la comprensoione delle cose, per cui andrebbe mitigato. Non è che manchino argomenti da discutere, ma in questo modo non si aiuta la gente a capire, ci troviamo di fronte a quasi un invito a prendere posizioni precostituite».

Questo come petizione di principio…

«Sì. Poi bisogna andare a vedere nel merito. Sento parlare ad esempio di un conflitto sulla prescrizione: c’è chi la vede come un’ancora di salvezza per farla franca e su questo tema c’è chi si batte per farne accorciare i termini e chi invece chiede che vengano allungati, per colpire i colpevoli. Io non attribuisco malafede a nessuna di queste posizioni, ma osservo che se si allungano i termini della prescrizione fino a quando sia certa la sentenza definitiva, non è una cosa giusta perché un cittadino non può restare sotto processo per un tempo così lungo».

C’è chi sostiene che Renzi stia attaccando i magistrati perché teme che le loro inchieste possano nuocere al suo Governo…

«Certo questo voler “marcare” troppo dà l’impressione che si voglia bloccare qualcosa. Invece bisogna tornare a ragionare. Renzi è sprezzante, è duro e l’impressione che dà non è piacevole».

Quale ricetta propone chi, come lei, è stato magistrato e ora è amministratore locale?

«Dal mio punto di vista, che ha questa duplice “origine”, credo che la corruzione sia da combattere con norme precise e non con direttive. È facile dire che non bisogna rubare, perché su questo siamo tutti d’accordo. Nell’amministrazione, soprattutto a livello locale, si ha l’impressione di essere slegati da qualsiasi norma. Non c’è una guida legislativa ed è facile vedere il torbido dove non c’è e viceversa. I Tribunali sono fermi nella loro efficienza ai primi anni della mia attività di magistrato. Gli enti locali poi non hanno alcuna autonomia decisionale, perché dipendono dalla buona volontà delle Regioni: se queste li finanziano, possono aiutare chi ha bisogno per fronteggiare la crisi economica che, malgrado l’ottimismo di Renzi, c’è ancora».

Può fare un esempio sulla mancanza di potere decisionale degli enti locali?

«A Modugno abbiamo avviato la raccolta differenziata dei rifiuti, ma ora non sappiamo dove portarli… Questo rappresenta un rischio, perché può portare a dire all’amministratore: “arrangiati e scegli tu quella che credi sia la cosa giusta da fare”».

C’è qualcosa che la allarma in modo particolare?

«Uno dei problemi che ci sta facendo perdere l’identità nazionale è questa mania distruttiva della Costituzione. Sembra che ci sia la necessità di liberarci di una zavorra, come se la Costituzione fosse un ostacolo per la ripresa economica del Paese. Invece la Costituzione non è morta e dà le soluzioni. Sembra che siamo vissuti per 70 anni con una Costituzione liberticida, ma non è così. L’autonomia della magistratura è uno dei pilastri, ma si vogliono mettere i pm sotto controllo. Poi ci sono i senatori non eletti dal popolo, ma dai Consigli regionali. Questa non è democrazia e sarebbe meglio abolire del tutto il Senato piuttosto che eleggerlo in questo modo, per poi affidargli tutti quei poteri. Questo ce lo diciamo da 35 anni, quando fondammo il movimento “Italia Giusta secondo la Costutuzione”, oggi vogliono fare dell’abolizione della Costituzione un simbolo. Come se volessero abolire la mia carta d’identità, o scambiarla con la sua».

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi