Si convochi il “Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”


tritolo-gommone-1Fuoco e bombe, ormai questo è lo scenario che offre la notte molfettese. Dopo una lunga serie d’incendi d’auto, da qualche settimana sono tornate le bombe.

Dal 12 novembre 2010 i cittadini che diedero vita spontaneamente al “Comitato cittadino per la sicurezza e la legalità” e che chiesero al Sindaco Azzollini, e per conoscenza al Prefetto di Bari, di attivare il “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali" ai sensi della delibera del C.C. n. 48/’97”, ad oggi non hanno ricevuto risposte.

Il Sindaco, quale ufficiale di governo, sovrintende alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone il Prefetto. Il Sindaco adotta provvedimenti urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini e se la situazione lo richiede può chiedere al Prefetto una convocazione del “Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”. Non ci risulta che sia avvenuto nulla di tutto questo.

Già nel dicembre 2004 l’amministrazione comunale aveva sottovalutato e ignorato le denunce e le preoccupazioni del Comitato di Quartiere per un evento preannunciato e la notte di San Silvestro di quell’anno la bomba ci fu, e fu devastante; saltarono in aria le porte di esercizi commerciali e di abitazioni, andarono in frantumi tutti i vetri delle case che si affacciano su Piazza Paradiso, suppellettili e tutto ciò che si trovava nel raggio d’azione della deflagrazione. Dopo qualche anno di silenzio, le bombe sono tornate e dal febbraio 2008 questi sono gli episodi di cui siamo a conoscenza:

27 FEBBRAIO 2008 –
L’esplosione avviene prima che faccia giorno. Qualcuno, sistema una bomba-carta davanti all’ingresso di un capannone industriale in costruzione in piena zona Asi, alla periferia della città. La deflagrazione manda in frantumi tutto ciò che è nelle immediate vicinanze dell’ordigno. 

3 MARZO 2008
La deflagrazione viene avvertita da ponente a levante della città. Una bomba carta esplode, in piena notte, intorno alle ore 2.00, davanti all’ingresso di una salumeria in Vico V Crocifisso. L’esplosione, sulla base di quanto conferma il marito della proprietaria dell’esercizio commerciale, rientra nella lotta in corso tra le famiglie Cucumazzo e Campanale di Ruvo di Puglia. La salumeria è intestata proprio alla moglie di uno dei Cucumazzo.

30 MARZO 2008 –
L’esplosione avviene intorno alle 3.30. Qualcuno, nel silenzio della notte solleva la saracinesca e sistema una bomba-carta davanti all’ingresso del bar Venere, nella zona 167 in Via Martiri Di Via Fani 6. La deflagrazione manda in frantumi tutto ciò che è nelle immediate vicinanze dell’ordigno sia all’interno del bar che all’esterno.

23 NOVEMBRE 2008
Una bomba carta di modesto potenziale viene fatta esplodere in Via Annunziata. Salta una Fiat Punto parcheggiata lungo la via.

28 – 29 DICEMBRE 2008
Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre esplodono quattro autovetture, una Kya Picanto in via Purgatorio, traversa di via Annunziata, una BMW 530, in via Cavallotti, traversa di corso Umberto, una Renault Scenic ed una Ford Sierra in via Minervini, nei pressi di via Terlizzi.

31 DICEMBRE 2008
Esplodono una Fiat Punto in via Sergio Pansini e un’Alfa 33 in via Cappellini.
Un ordigno danneggia la saracinesca di un bar all’angolo tra via G. Salvemini e piazza Alcide De Gasperi.

3 GENNAIO 2009
In via Pietro Colletta viene sistemato un ordigno che, intorno alle 22.30, distrugge una Ford Fiesta, parcheggiata all’angolo della strada. Circa un’ora dopo in via Federico Campanella esplode una Smart. Il proprietario dell’autovettura è il titolare di un bar.

10 FEBBRAIO 2009
Bomba piazzata sul gradino di ingresso di una salumeria in via Immacolata. Restano danneggiate una Renault Scenic, una Yaris, e una Opel corsa, che al momento dell’esplosione stava attraversando proprio via Immacolata, con a bordo due donne, finite poi in ospedale in stato di choc. …

18 SETTEMBRE 2010
I carabinieri sequestrano in contrada San Leonardo 3,5 chili di esplosivo, 12 detonatori e 52 metri di miccia a lenta combustione rinvenuti in un casolare abbandonato.

22 MAGGIO 2011
Alle 22.30 in via Michele Viterbo, una traversa di via Matteotti, nei pressi del parco di Levante, un boato sentito dall’intero quartiere: una bomba è esplosa distruggendo una Renault Mégane e danneggiando una Fiat Tipo.

14 GIUGNO 2011 –
Ancora nella notte, esattamente all'1.40, in via Leonardo Azzarita (zona 167) una bomba carta danneggia una seracinesca della sede di un'impresa edile.

Continuiamo a non accettare l’idea che gli incendi in città e le esplosioni siano episodi incidentali e casuali, nella più totale indifferenza delle forze politiche e degli amministratori comunali.

Ci chiediamo, ancora, se a Molfetta sia stato aperto, dagli inquirenti, un fascicolo d’indagine unico sulle esplosioni per verificare se si tratta della stessa mano e dello stesso esplosivo e se i ritrovamenti di tritolo del settembre 2010 in contrada San Leonardo abbiano qualche attinenza con gli altri episodi; oppure se il tritolo trovato in possesso dei due molfettesi nel dicembre del 2010 sia della stessa partita d’esplosivo usato per confezionare le ultime due bombe deflagrate in città. E, soprattutto, ci chiediamo se gli incendi delle auto e le bombe fanno parte di uno stesso disegno criminale, o siamo di fronte ad un nuovo, misterioso ed isolato “unabomber” ?

Prima che la situazione degeneri chiediamo al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e alle forze politiche presenti in consiglio comunale di farsi promotori presso il Prefetto della richiesta di convocazione, al più presto, del “Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”.
 

E domani a chi toccherà? (AGGIORNATO AL 14/6/2011)

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