Se vogliamo combattere i fuochi d’artificio illegali cominciamo da quelli esplosi durante la festa patronale

Foto di Danilo Novara per il Comitato Feste Patronali – Pagina Comune di Molfetta 2014

Si concluderà stasera la festa patronale 2024, con tutte le sbavature che ha portato con sé e, come da tradizione, il rientro in Basilica del simulacro della Madonna dei Martiri sarà salutato dai tradizionali fuochi pirotecnici. L’accensione dei fuochi avverrà nella zona demaniale marittima denominata “DIGA ANTEMURALE ACHILLE SALVUCCI” del Porto di Molfetta; quella parte che oggi viene riconosciuta come “cassa di colmata” del nuovo porto in costruzione. Tutti i fuochi pirotecnici “legali” avvenuti nei giorni della festa patronale sono stati autorizzati e annunciati dall’ordinanza n.62 del 29.08.2024 e n.63 del 30.08.2024.

Si parla di fuochi “legali” perchè durante la festa ci sono sempre anche quelli “illegali”, che per consuetudine sono stati tollerati dalla polizia locale e dalle forze dell’ordine che seguono a piedi la processione del rientro della Madonna in basilica. Anche all’uscita del simulacro, e durante il tragitto dalla basilica all’imbarco sui pescherecci, ci sono numerose accensioni di fuochi pirotecnici con deflagrazioni abbastanza potenti e incontrollate da risultare pericolose per la pubblica incolumità.

Quest’anno, forse per la partecipazione di particolari protagonisti alla sagra, ne abbiamo avuti con una maggiore esplosività e si suppone che ci saranno anche oggi. Ormai l’accensione e deflagrazione di fuochi d’artificio in questa città è diventata una moda e quasi ogni giorno si esplodono fuochi per tutte le occasioni. Forse cominciando da oggi si potrebbe cominciare ad affrontare il problema in maniera sistematica e offrire ai cittadini un po’ di tranquillità. 

Immaginiamo di partire da una regola data, e cioè che tutti i fuochi pirotecnici di feste patronali, feste religiose e processioni minori, devono essere accesi da ditte specializzate con l’autorizzazione dalle autorità competenti. Quindi, tutto ciò che accadrebbe fuori contesto, e fuori dagli orari previsti dalle ordinanze di Capitaneria e Sindaco, sarebbero considerati illegali e gli autori sanzionabili quando sorpresi in flagranza di reato o riconducibili a  terzi utilizzando eventualmente la video-sorveglianza pubblica e privata. 

In questa azione dovrebbero collaborare a pieno titolo le chiese senza tacere e assecondare gli autori di fuochi d’artificio in concomitanza di matrimoni, processioni ed altre ricorrenze religiose. In attesa che cambi qualcosa prepariamoci a seguire la processione che potrebbe riservarci grandi sorprese.

di Matteo d’Ingeo

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