Se ci fosse stata la "legge bavaglio"…

Cara, che partito mi metto oggi?

Il “Ddl Intercettazioni” approvato dal Senato della Repubblica il 10 giugno 2010 è un provvedimento grave perché mina i principi dell’art. 21 della Costituzione sulla libertà di stampa e di informazione e rappresenta un vero e proprio bavaglio, una censura preventiva che limiterà il diritto dei cittadini di essere informati e di formarsi un’opinione libera.
In secondo luogo impedirà e limiterà le facoltà della magistratura di accertare reati, perseguire gli autori, ottenere la giustizia e garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini: le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno finora consentito di identificare mafiosi, corrotti, stupratori, assassini, pedofili e altri criminali.
Infine, con questo decreto si rafforza il principio per cui una maggioranza parlamentare e un governo possono assumere decisioni anche a prescindere dalle conseguenze sui principi democratici e costituzionali.
Tale scenario richiama la reazione civile e l’impegno morale delle coscienze democratiche e dei rappresentanti delle istituzioni che hanno il dovere di esprimersi.
Per questi motivi, e sull’esempio di altri Comuni italiani, chiediamo al presidente del Consiglio Comunale di Molfetta, ai consiglieri Comunali e al Sindaco Senatore Antonio Azzollini, come rappresentante del Governo, di promuovere un ordine del giorno da inviare al Presidente Napolitano affinché non firmi il DdL Intercettazioni.
In ultimo ricordiamo al Sindacosenatorepresidente, che rappresenta la parte civile nel processo per voto di scambio contro "Amato + 5", che con la "legge bavaglio" non avrebbe mai letto una delle tante intercettazioni che hanno interessato Pino Amato, ex assessore e attuale consigliere comunale.

Nel corso delle indagini il 19.4.2005 veniva intercettata la conversazione telefonica n. 41 (R.I.T. 55/05) in uscita dall’utenza fissa TELECOM n. 080-3353612 dell’ufficio Commercio e Annona del Comune di Molfetta in uso all’assessore AMATO Giuseppe (A) e in entrata sull’utenza n. (omissis) in uso a SANCILIO M. (U), avvalsosi della facoltà di non rispondere (art. 210 c.p.p.) all’udienza del 18.11.2009.
 

R.I.T.  55/02
progressiva n.  41
data 19/04/2005 ora inizio 17:50:38 durata 01m 16s

inizio intercettazione
B: Pronto? (voce maschile)
PINO: Pronto? Sono io, sono Pino. (voce maschile)
B: Ah, dimmi, dimmi, Pino.
PINO: Allora io ho parlato con il comandante.
B: Sì.
PINO: Quella era di cinque punti.
B: Sì, cinque punti, sì.
PINO: Più settantacinque euro da quello che…
B: Più settantuno euro, se non mi sbaglio era.
PINO: Eh.
B: Sì.
PINO: Te l’ho fatta ridurre a metà e ti ho fatto togliere i cinque punti.
B: Eh allora…
PINO: Adesso l’ho pagata io…
B: Ah!
PINO: Poi ti do la ricevuta e mi dai a me, diciamo, i soldi che ho messo io.
B: Ah, i soldi che hai messo tu, ho capito.
PINO: Sì.
B: Va bene, comunque diciamo…
PINO: Ti devo dare la ricevuta io.
B: Ah, mi dai tu la ricevuta e poi io ti do i soldi a te.
PINO: Eh! Va bene?
B: Va bene, okay, va bene, grazie.
PINO: Adesso di questo fatto statti tranquillo e non parlare con nessuno.
B: No, no, non ti preoccupare.
PINO: Comunque quando arriva il prossimo anno, mi raccomando, di darmi una mano.
B: Va bene, non ti preoccupare, va bene.
PINO: Ciao.
B: Ciao, ciao, Pino.
fine intercettazione
 
Alla  conversazione n. 41 (R.I.T. n. 55/05) del 19.4.2005, captata anche “in ambientale” (cfr. progr. n. 202  r.i.t. n. 55/05), fa seguito, sullo stesso argomento, la conversazione telefonica n. 477 (R.I.T. 2/05) entrante il 27.4.2005 sull’utenza TIM di AMATO Giuseppe (A) n. (omissis) dall’utenza n. (omissis) intestata e in uso a SANCILIO M., sedicente “marito di Rosanna”,
 
progressiva n.  477
data 27/04/2005 ora inizio 19:29:32 durata 00m32s

inizio intercettazione
PINO:Pronto? (voce maschile)
MAURO:Pino? sono Mauro, il marito di Rosanna…la ricevuta, non so, l’hai avuta?
PINO:No, domani, domani.
MAURO:Domani!
PINO:Sì.
MAURO:Senti, io…non so cosa devo fare per prenderla?
PINO:Ti chiamo io.
MAURO:Ah mi chiami tu stesso?
PINO:Sì, sì, sì!
MAURO:Ah, va bene. Ciao Pino.
PINO:Ciao.
MAURO:Ciao, ciao.
fine intercettazione

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