SANT’ONOFRIO (VIBO VALENTIA) – E’ stata annullata la processione dell’Affruntata di Sant’Onofrio perché in paese non è stata accettata di buon grado la notizia che le statue dovevano essere portate dai volontari della protezione civile. A darne notizia è il Vescovo di Mileto, monsignor Luigi Renzo, che domani celebrerà messa a Sant’Onofrio. La stessa decisione è stata presa per la processione di un altro paese in provincia di Vibo Valentia, Stefanaconi.
Monsignor Renzo fa sapere che “la popolazione si è ribellata all’imposizione che fosse la protezione civile a portare le statue. E proprio perchè il paese è in fermento si è deciso di non fare la processione ed io mi recherò a celebrare la messa di Pasqua”. “Dopo la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha aggiunto – a me è stata comunicata la decisione. Ma in realtà su queste cose le decisioni spettano a noi ed invece sono stato completamente bypassato. Non tutte le persone sono mafiose e per questo motivo ho cercato di mediare cercando di trovare una soluzione. Ma rispetto ad una decisione irremovibile da parte delle autorità civili la popolazione di Sant’Onofrio ha deciso di annullare la processione”.
“Da anni – ha concluso – stiamo cercando di tenere fuori la criminalità organizzata dai riti religiosi tanto che per la processione ora procediamo all’estrazione a sorte di coloro che portano le statue. Ecco perchè le decisioni dell’autorità civile hanno innescato un meccanismo di forte malumore tra la gente. E proprio per paura che si possono verificare problemi ho deciso di celebrare messa domani a Sant’Onofrio”.
Già quattro anni fa la processione venne sospesa e poi rinviata dopo la decisione dello stesso vescovo Luigi Renzo di tenere fuori dai protagonisti dell’Affruntata “persone discusse”. Decisione che provocò l’ira delle ‘ndrine locali, tanto da prendere clamorosamente a pistolettate la casa del priore della confraternita responsabile della scelta dei portatori. La processione si tenne poi qualche giorno dopo iun un clima di tensione.
“La Chiesa deve vigilare e deve stare attenta per evitare strumentalizzazioni“,avverte il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo. E spiega: “Bisogna stare attenti per evitare che manifestazioni religiose non diventino iniziative solo di folclore per lanciare segnali da parte della ‘ndrangheta. In questi anni, anche attraverso le indagini che abbiamo compiuto, è emerso che nel Vibonese riveste particolare importanza le processioni di Pasqua, mentre in altre zone le cosche guardano con attenzione a quelle dei Santi patroni“.