
Il Nucleo ispettivo regionale: a giorni accertamenti sulle spese – fonte: Gianpaolo Balsamo – www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Le ombre sulla sanità del tacco d’Italia, dopo la recente inchiesta della Procura di Lecce su sanità e favori, si allargano anche sulle Sanitaservice, società «in house providing» che si occupano della gestione dei servizi di assistenza alla persona e socio sanitari, strumentali a tutte le attività istituzionali erogate dalla Asl, socio unico dell’azienda.
E, proprio per fare chiarezza e verificare la conformità della attività svolte nel periodo 2020-2021 (assunzioni, promozioni, gare d’appalto per l’acquisto di ambulanze, internalizzazione di autisti e soccorritori del 118), il presidente della Giunta regionale con l’assessore alla Sanità, Rocco Palese e il direttore del Dipartimento regionale Promozione della salute, Vito Montanaro, lo scorso 28 luglio hanno deliberato di «avviare un monitoraggio delle attività delle società in house del Servizio sanitario regionale Sanitaservice», autorizzando una serie di ispezioni che, già nelle prossime settimane (e, dunque, già prima della fine dell’estate), saranno compiute dal personale del Nirs, il Nucleo ispettivo regionale sanitario coordinato dall’avv. Antonio La Scala.
«Il Nirs – commenta La Scala – come sempre farà quanto gli è stato richiesto con la consueta imparzialità e serietà. La trasparenza dell’attività di un ente pubblico passa sempre dal corretto rispetto delle regole e delle procedure ed è proprio questo ciò che verificheremo, nel rispetto delle nostre competenze e dei nostri poteri».
In particolare, secondo quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale, il personale del Nirs, composto da cinque membri fissi (due funzionari della Regione, due medici legali e il coordinatore regionale La Scala) e un numero variabile di ispettori (ex funzionari della Sanità ed ex appartenenti alle forze dell’ordine), dovrà effettuare una serie di controlli di natura amministrativa per verificare alcune questioni. Nei mesi scorsi, è bene ricordare, gli ispettori del Nrs, proprio su input della Regione, si occuparono dei cosiddetti «furbetti del vaccino» e, grazie ai loro controlli e verifiche, portarono alla luce quanti si sarebbero vaccinati non avendone diritto.
In questo caso, invece, i riflettori del Nucleo ispettivo regionale sanitario pugliese accenderanno soprattutto sui concorsi effettuati per assumere personale e sulle modalità concorsuali per dissipare i dubbi su eventuali «favoritismi». Si pensa, infatti, che la maggior parte delle assunzioni siano state fatte senza prove concorsuali ma soltanto sulla base dei titoli.
Per quanto attiene il servizio 118, inoltre, il Nirs è chiamato a verificare se il numero delle ambulanze acquistate e destinate alla Sanitaservice sia commisurato al numero degli di autisti di soccorritori internalizzati.
Infine, gli ispettori sanitari regionali, con il supporto di una società di revisione che sarà a breve individuata, effettueranno controlli di natura contabile sulle spese delle Sanitaservice delle sei province pugliesi, setacciando bilanci, fatture e acquisti effettuati.
Il loro controlli sulle società in house delle aziende sanitarie pugliesi, come detto, sono stati deliberati dalla Regione Puglia solo qualche giorno fa e arrivano dopo l’inchiesta della Guardia di finanza (coordinata dalla procura di Lecce) su Sanità e favori che, agli inizi di luglio, portò all’esecuzione di 11 misure cautelari, anche all’ex senatore regionale Salvatore Ruggeri.
L’inchiesta della Procura leccese, in altre parole, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, allargando le ombre sulla sanità pugliese anche sulle Sanitaservice sulle quali già da tempo c’erano segnalazioni e sospetti. E proprio questa coincidenza ha fatto intervenire le forze politiche regionali di opposizione che hanno evidenziato come l’intervento della Giunta regionale e l’autorizzazione dei controlli da parte del Nirs sia arrivato soltanto dopo dopo il terremoto giudiziario degli inizi di luglio.