Il capodanno a piazza Paradiso. Le immagini e il video
Immagini
di La Redazione (www. molfettalive.it/…)
Quanti volti ha Molfetta? Il duomo, il Borgo? Il Pulo? La zona industriale sempre più vasta? Il vecchio e il nuovo? Le periferie-dormitorio? I grandi concerti che le altre città ci invidiano? Le mille associazioni culturali? I partiti che nascono, crescono e cambiano colore? I grandi successi sportivi?
Mille volti ha Molfetta. Anzi, no, forse di più, uno per ciascun suo abitante.
Chiaroscuri di una città che cambia più in fretta di quanto si vorrebbe. Tra questi, un volto crea più rumore e scompiglio.
Ciò che accade ogni notte di San Silvestro in piazza Paradiso ha il colore nero della polvere da sparo e dell’anima ignorata-ricacciata-rinnegata della città.
Tutti sanno, molti preferiscono fuggire o non vedere. Pochi gioiscono, applaudono, esultano, gridano al termine delle esplosioni. Re di un quartiere fantasma, ingombrante-ignorato-ricacciato-rinnegato.
Ogni anno il rito si compie. C’è il rischio di assuefarsi al dramma, viverlo come un male inevitabile – forse necessario per i successivi 364 giorni del calendario.
Raccontarlo può apparire superfluo. Abbiamo già visto tutto, abbiamo già commentato; criticato, analizzato. Ma non ancora sentito, fino ad oggi.
Il volume parla da sé. Alziamolo al massimo, per vivere quelle emozioni. Dalla scrivania di casa o dell’ufficio, tra una chiacchiera e l’altra. O da soli.
Il volume che copre altri silenzi, quelli che fanno più rumore.
Il fumo, acre, quello no. Per quello non c’è tecnologia in grado di replicarlo. Basta aspettare un altro anno.