Ruby, Luca e il bravo avvocato: “Zio Silvio ha problemi…”

 

Ruby, Luca e il bravo avvocato "Zio Silvio ha problemi..."

 di MASSIMO RAZZI – inchieste.repubblica.it

UN avvocato bravo e paterno che ha anche il pregio di parlare chiaro: “In ogni caso, lui (Berlusconi, ndr) è un uomo adulto e questa situazione se l’è costruita”. Gianluca Giuliante, difensore (a ottobre del 2010) di Ruby e di Lele Mora ha capito che la situazione sta scivolando su una china pericolosa. La ragazza marocchina ha riempito verbali su verbali davanti ai pm milanesi Boccassini e Forno; ha raccontato molto sulle serate di Arcore e (come avrà modo di spiegare allo stesso Cavaliere) ha anche nascosto moltissimo. Ma Giuliante ha bisogno di fare il punto, di capire bene tutto per poi andare a parlare con Berlusconi, spiegargli come stanno le cose e vedere di trarre il massimo profitto per la sua assistita.

ASCOLTA LE TELEFONATE: LUCA, RUBY, SERENA E L’AVVOCATO GIULIANTE

TUTTE LE INTERCETTAZIONI

Le vicende relative a questa serie di telefonate si svolgono tra Genova e Milano il 6 e 7 ottobre 2010. Come si diceva, Ruby è già stata interrogata molte volte, ma sui giornali non è ancora uscito nulla: le notizie cominceranno a trapelare tra una ventina di giorni. Intorno a Ruby e al suo avvocato si muovono altri personaggi. Principalmente Luca Risso, giovane rampante genovese titolare dell’ “Albikokka”, un locale trandy del capoluogo ligure dove Ruby ha lavorato e dove lui l’ha conosciuta. Risso è un po’ “tutore” e un po’ amante della ragazza. Attualmente è ancora fidanzato con Serena Facchineri che non sembra precisamente felice che il suo ragazzo si dedichi con tanto impegno e abnegazione alla sbalestrata ragazza marocchina ma spera forse che ne esca qualcosa anche per loro. Più in là, Risso e Serena si lasceranno e, oggi, Luca è felicemente unito con Rub y e hanno anche un figlio. In quelle ore, però, la situazione viene un po’ complicata dal fatto che Risso deve rendere conto alla fidanzata di quello che sta accadendo a Milano.

Le telefonate importanti sono sostanzialmente due. La prima è relativa alla sera del 6. Nello studio di Lele Mora, si sta svolgendo “l’interrogatorio” di Ruby. Ossia, Ruby sta spiegando a Giuliante e allo stesso Mora, quello che ha raccontato ai pm. Con loro c’è anche Risso che viene un po’ ritenuto il “tutore” della ragazza e, quindi, si suppone sia al corrente di tutto. In realtà, Risso è il primo a stupirsi di quello che Ruby racconta tranquillamente sulle notti di Arcore e, in una pausa della riunione, lo comunica per telefono a Serena: “Ora siamo alle scene hard con il pre… Con la persona… Belin!… I nomi che vengono fuori!”. Risso, va detto, precisa anche che Ruby non sembra essere stata coinvolta più di tanto nel burlesque berlusconiano, ma è chiaro che deve averne raccontate di tutti i colori. Serena gli raccomanda discrezione e spera che ne esca qualcosa di buono sul piano economico.

La seconda telefonata è quella tra l’avvocato Giuliante e Ruby e si svolge il pomeriggio successivo. Giuliante, attento, professionale e paterno, spiega a Ruby cosa intende fare: “Ci sarà un momento in cui questa storia verrà fuori. Tu non ne esci male, è più problematica la situazione dello zio…”, Ruby, un po’ tarda, non capisce: “Lo zio? Quale zio?”. E Giuliante, paziente: “Lo zio Silvio… Bisogna informarlo, credo che si debba preparare”. Lei si preoccupa: “S’incazzerà, vero?”. E Giuliante: “Quello che è confluito nei verbali ci mette in difficoltà ma non ci mette in pericolo. In ogni caso, lui è un uomo adulto, se le sceglie queste cose”.

Ruby sembra sollevata e passa a quello che le interessa di più: “Quello che a me interessa è avere qualcosa da questa situazione, cambiare la mia vita in qualche modo…”. Giuliante le fa capire che questa sarà proprio la sua strategia. Cercherà, al più presto, di ottenere un incontro con Berlusconi, gli spiegherà la situazione e gli consiglierà di “gestirla”, di trovare una soluzione”. Nel verbo “gestire” c’è un piano preciso: ottenere dei soldi per Ruby, in cambio del suo silenzio su alcuni aspetti più pericolosi per il Cavaliere. Non per nulla, in altre telefonate, Ruby racconterà che Berlusconi le ha promesso che l’aiuterà in modo sostanziale e sostanzioso e parlerà di 5 milioni di euro come cifra sufficiente a “sanare” la faccenda. Non a caso, con Ruby, Berlusconi userà un’allocuzione identica a quella che Giuliante utilizza con Ruby in questa telefonata: “…Quando c’è la tempesta, non si lasciano le persone in mare…”. Giuliante deve avere consigliato a Berlusconi questo comportamento e Berlusconi, eterno Zelig anche dialettico, farà sua la frase e la girerà pari pari a Ruby.

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