di Piero Ricci (www.bari.repubblica.it/…)
Dopo la British Gas, bloccata a Brindisi nella realizzazione del suo rigassificatore, tocca alla Northern Petroleum fermare i saggi per cercare petrolio al largo di Monopoli: il Tar di Lecce ha disposto la sospensiva del decreto ministeriale che riconosceva la compatibilità ambientale dei lavori preliminari.
A convincere i giudici amministrativi salentini l´invasività della tecnica di ricerca, la "Air Gun", che non tiene in considerazione i danni che subirebbero alcune specie marine, come i cetacei.
Ma decisivo, sul piano formale, anche l´assenza del rappresentante regionale nella commissione tecnica sulla verifica di impatto ambientale. «Il Tar – afferma Introna – mette in luce anche una omessa valutazione dei pregiudizi che la ricerca petrolifera può creare per le attività produttive del territorio costiero, dalla pesca alla balneazione». «Una grande vittoria – esulta l´assessore regionale Fabiano Amati – perché accogliendo il principio di prevenzione, si permette una tutela anticipata nei confronti dei rischi di disastro ambientale».
Il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, il primo a insorgere a difesa dei fondali che rappresentano uno dei simboli turistici del territorio, invita ora a continuare la battaglia, perché la partita è ancora lunga dal momento che si tratta di un provvedimento cautelare che può essere impugnato». Il presidente regionale di Legambiente, Francesco Tarantini, si dice soddisfatto: «Il progetto della società petrolifera è fortemente impattante per l´ambiente, le attività produttive e il turismo delle coste pugliesi».
Per Giuseppe Deleonibus, portavoce del comitato di Monopoli No petrolio, sì energie rinnovabili, «ancora una volta con l´interazione istituzione-comitato cittadino si sono sconfitte le lobby del petrolio». Così il Forum permanente ambiente di Ostuni: «Non è il caso di cantare vittoria, anzi. È il momento di fare quadrato con le istituzioni e le altre associazione ambientaliste – avverte il portavoce Francesco Sabatelli – per far si che questa idea malsana di ridurre il mare come una groviera sia respinta al mittente».
Anche la Provincia di Bari è contro il decreto ministeriale che ha impugnato al Tar del Lazio.