
Lopez fu uccisa per errore a Molfetta in un agguato al nipote del boss Palermiti. La nonna Francesca Maggi, chiamata a testimoniare nel processo per l’omicidio del figlio Ivan, voleva che la nipote prendesse le distanze – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
“Sia io che la madre rimproveravamo Antonella per le sue frequentazioni, ma lei era una ragazza che vedeva del buono in tutti e diceva non è che perché uno è figlio o fratello a quello significa per forza qualcosa…”: è stata Francesca Maggi, la nonna di Antonella Lopez – uccisa nella notte tra il 21 e il 22 settembre in una discoteca di Molfetta – a raccontare in aula che negli anni sia lei che la figlia avevano sollecitato la ragazza a non frequentare certe persone.
L’occasione è stata il processo per l’assassinio del figlio della signora Maggi, 2021 Ivan Lopez, avvenuto a San Girolamo il 29 settembre. Per quell’episodio sono imputati, per omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione e dal metodo mafioso, Davide Lepore e Giovanni Didonna, che avrebbero sparato contro il 31enne per punirlo di alcune estorsioni che aveva effettuato insieme al fratello Francesco (oggi collaboratore di giustizia) nei confronti di Lepore, all’epoca gestore di due autorimesse.

Quest’ultimo – stando alla ricostruzione della pm Bruna Manganelli – era vicino ai clan Capriati di Bari Vecchia e Parisi-Palermiti di Japigia. Francesco Lopez, invece, era vicino agli Strisciuglio.E’ stata proprio la pm Manganelli, nel corso dell’udienza, a chiedere alla signora Maggi se, negli anni successivi all’omicidio di Ivan, lei e la figlia Porzia rimproverassero Antonella perché frequentava persone vicine a quelle che hanno fatto del male al figlio.
La ragazza è stata uccisa per errore in discoteca dal ventunenne Michele Lavopa, perché si trovava insieme al nipote del boss di Japigia Eugenio Palermiti, con il quale aveva da qualche tempo una relazione. Lavopa, che in passato aveva subito un’aggressione da Palermiti, sarebbe stato provocato dentro il locale e avrebbe impugnato la pistola per sparare al ventenne di Japigia, colpendo invece la ragazza che era con lui.
La signora Maggi ha confermato di aver rimproverato spesso Antonella per le sue frequentazioni: “ma lei mi diceva mamma – perché mi chiamava mamma – non collegare perché uno è figlio o fratello di qualcuno… tutti hanno del buono”.