
A poche ore dall’ennesimo atto predatorio in via Massimo D’Azeglio ai danni di un’altra Fiat 500 depredata dei fari posteriori (con il finestrino infranto), questa notte un tentativo di furto nel centralissimo corso Umberto. Non la tipica spaccata, ma protagonista del nuovo atto criminale potrebbe essere una “mazzetta da muratore“. Il malvivente si avvicina al negozio intorno alle ore 02:15, circa, con una bicicletta e, senza scendere dalla stessa, armeggia sulle serrature con una propria chiave. Fallito questo strano tentativo di entrare nel negozio si allontana e dopo qualche minuto ritorna a piedi. Questa volta non ha in mano un mazzo di chiavi ma un martello.
Il colpo è secco, preciso, ma nonostante la martellata è ben assestata, la vetrata s’incrina, si crea quasi un foro di qualche centimetro, ma resiste. Al malvivente non resta che allontanarsi mentre l’allarme è già scattato e la pattuglia della guardia notturna è già sul posto. I Carabinieri arriveranno più tardi.
E’ certo che il malvivente è stato ripreso da tutte le telecamere di parecchi, quasi tutti, gli esercizi commerciali che insistono su entrambi i marciapiedi che partono dall’incrocio di Corso Umberto con Via F. Cavallotti e Via Muscati; comprese le telecamere comunali poste all’angolo del Liceo Classico. Un uomo in bicicletta che, inquadrato e ripreso dalle telecamere da più angolature, potrebbe essere facilmente riconosciuto.
I minuti da monitorare sono quelli tra le 02:00 e le 02:25; gli esercenti di quella zona che hanno buone telecamere con infrarossi, e buona risoluzione, potranno dare una mano agli inquirenti. Questa volta è possibile dare un volto e un nome al malvivente, e collaborare con le forze dell’ordine è un dovere di ognuno di noi. Altrimenti è inutile poi lamentarsi.
Ognuno faccia la sua parte. Le immagine di questo nuovo atto criminale potrebbero aiutare a svelare anche altri episodi. Per esempio l’uso del martello, o una mazzetta da muratore, potrebbe anche essere collegato a questi strani atti predatori sulle FIAT 500 in cui l’elemento comune è il vetro infranto. E i vetri potrebbero essere stati infranti con un martello. Tutte ipotesi che dovrebbero essere tenute in considerazione.
Se dai vertici delle Forze dell’Ordine, o della Polizia Locale, risponderanno che non c’è personale sufficiente per visionare tutti i filmati, allora lancio una provocazione. Il sottoscritto è a vostra completa disposizione, a costo zero, in veste di cittadino attivo. Metto a disposizione il mio tempo, la mia esperienza, la capacità di collegare fatti e misfatti di questa città e soprattutto la conoscenza di buona parte della cittadinanza criminale di questa città.
Più di questo, oltre a tutto quello che ho fatto in tutti questi anni, non so più cosa fare per dare il mio contributo di cittadino che ama la sua città, nonostante tutto.
Matteo d’Ingeo

