Quando la Procura si occuperà della centrale a biomasse di Molfetta?

Mentre la Giunta Comunale di Molfetta e la Procura tacciono sulla centrale di Molfetta e sull’esposto presentato da 54 cittadini molfettesi, il Meetup di Bari 2 ottiene il sequestro dell’area dove insiste la costruzione dell’inceneritore della ECO ENERGIA.

Lello Ciampolillo del Meetup Bari 2 ha scritto a Beppe Grillo e la sua lettera è stata riportata sul suo Blog

"Ciao Beppe,
sono Lello Ciampolillo del Meetup Bari 2, volevo segnalarti che in un mare di notizie ‘immondizia’ oggi ne abbiamo una positiva. La magistratura funziona. I politici no.
il 22/09/08 il dott. Francesco Bretone pm della Procura di Bari, ha sequestrato l’area di costruzione dell’inceneritore della Eco Energia Srl (gruppo Marcegaglia) a Modugno (BA) ed ha messo 4 persone sotto inchiesta; di queste una è un dirigente del settore ecologia della Regione Puglia. Il sequestro è stato recentemente convalidato dal Gip. Le indagini sono state svolte anche a seguito di due esposti presentati dal meetup Bari2 assistito dall’avv Gaetano Filograno.Gli esposti in questione evidenziavano la pericolosità degli insediamenti tra Bari e Modugno di una centrale a turbogas e appunto dell’inceneritore, inseriti in un contesto già fortemente inquinato dalla zona industriale a ridosso della città di Bari, nonchè dalla presenza di una centrale elettrica Enel all’interno della città, convertita recentemente da olio combustibile a gas sulla cui legittimità il ns. meetup sta svolgendo approfondimenti tecnici e giuridici da sottoporre agli organi competenti.
Oltre a sottolineare l’ottimo lavoro della procura di Bari, che si preoccupa della salute dei cittadini contrariamente ai politici locali sia di destra che di sinistra, ci preme evidenziare alcuni tra i motivi che hanno portato al sequestro preventivo e all’iscrizione nel registro degli indagati del dirigente della Regione. Quest’ultimo ometteva di:
– motivare sullo smaltimento delle ceneri prodotte dalla centrale considerate nello studio di impatto ambientale (S.I.A.) erroneamente come rifiuto non pericoloso
– rilevare che lo stoccaggio e il trattamento delle ceneri avveniva all’interno dello stesso termovalorizzatore e che trattandosi di operazione di trattamento di rifiuto pericoloso occorreva per l’impianto una specifica autorizzazione
– rilevare che il CDR (combustibile da rifiuto) sarebbe stato prodotto anche all’interno della stessa centrale da un impianto privo di autonoma autorizzazione.
Ci chiediamo il perchè di queste "omissioni", e la risposta è forse perchè sarebbero stati costretti ad ammettere che la termovalorizzazione non risolve il problema dei rifiuti anzi lo acuisce perchè il rifiuto bruciato si trasforma in nanopolveri, diossine e cenere che a differenza dei primi sono tossici e di una tipologia estremamente pericolosa, e tutti questi rifiuti hanno bisogno di discariche speciali per rifiuti tossici.
Ora veniamo ai politici. Il presidente della regione Puglia Vendola, che alcuni giorni fa aveva mandato a noi cittadini pugliesi, una lettera in cui ci esortava a "fare la differenza" intende costruire 5 inceneritori ( ) o meglio (sono sue parole) termovalorizzatori del CDR. Pochi giorni fa l’assessore regionale all’ambiente Losappio ad un nostro quesito sugli inceneritori rispondeva così:
"La termovalorizzazione del CDR è per noi la chiusura del ciclo per la parte residuale dello stesso".
Sperando che si possa fare lo stesso con questa classe politica, lasciamo a te il commento su quest’ultima affermazione e sull’intera vicenda. Loro non si arrenderanno mai, noi neppure." Lello Ciampolillo, organizer meetup Bari 2

 

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