
Le telecamere hanno ripreso il padre della studentessa durante il blitz, ma la preside parla di “amici del fidanzato della ragazza” – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
Si indaga anche sull’istituto alberghiero Majorana del San Paolo per ricostruire la storia dell’aggressione al professore di economia avvenuta il 23 settembre e di tutto ciò che è venuto dopo. Ovvero la denuncia di alcune mamme di studenti per “comportamenti poco consoni” del docente. Ma anche i silenzi e le possibili omissioni, mantenuti per due settimane e poi esplosi pochi giorni fa in una serie di accuse incrociate fra l’insegnante Enzo Amorese e la preside Paola Petruzzelli.

È anche sul comportamento tenuto da quest’ultima che si concentrano le attenzioni degli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal pm Gaetano De Bari, considerato che agli atti non risulta alcuna denuncia presentata dalla dirigente scolastica sull’aggressione. Altro particolare da chiarire è il motivo per cui la preside abbia ripetutamente fatto riferimento ad “amici del fidanzato” della studentessa a cui il professor Amorese aveva messo una nota, come responsabili del pestaggio, quando invece i video delle telecamere della scuola mostrano chiaramente che l’aggressione è stata messa in atto da due adulti, uno dei quali è stato poi identificato come il padre della ragazza, un uomo che ha diversi precedenti penali.

La dirigente sarà ascoltata nei prossimi giorni e lo stesso avverrà per docenti e collaboratori scolastici nonché per gli alunni, che saranno sentiti con l’ausilio degli psicologi. E se il momento dell’aggressione vera e propria pare essere stato già ricostruito compiutamente, resta invece da definire la parte successiva della vicenda. Ovvero quando altre persone, arrivate insieme con il padre della studentessa, avrebbero bloccato chi cercava di intervenire in difesa del professore schiaffeggiato. Senza tralasciare le verifiche sull’ingresso degli estranei nella scuola, avvenuto durante l’orario di lezione.
Oltre all’inchiesta penale – per lesioni aggravate, minacce a pubblico ufficiale, violazione di domicilio e interruzione di pubblico – sono in corso anche accertamenti da parte della Procura dei minori sulla capacità genitoriale dell’uomo che ha picchiato il professore, che saranno poi estesi all’intero nucleo familiare. Inoltre due inchieste interne: una della scuola e una dell’Ufficio scolastico regionale. Nell’ambito della prima la preside aveva annunciato di voler esaminare il fascicolo relativo ad Amorese, che proprio da quest’anno aveva ottenuto il trasferimento da Montichiari (in provincia di Brescia) a Bari, con una assegnazione provvisoria al Majorana.
“Un trasferimento chiesto per motivi di famiglia”, ha spiegato il docente. Che dopo la denuncia nei proprio confronti ha usato parole durissime contro alcuni alunni, parlando di “atteggiamenti mafiosi”. Gli studenti, da parte loro, hanno detto che il prof aveva avuto qualche sguardo ammiccante nei confronti di qualche ragazza, ma finora non hanno parlato di molestie. Rispetto a tali comportamenti non c’è traccia di segnalazione prima del 23 settembre, neanche da parte dell’insegnante di sostegno che era in aula con lui.
