«Questo determina – aggiunge – una modificazione profonda anche nella struttura delle organizzazioni criminali, perchè le organizzazioni criminali che si aprono a progetti di espansione affaristica e speculativa devono aprirsi anche ad un sistema di relazioni esterne» – fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
«Le mafie sono un fattore di alimentazione finanziaria continua del sistema economico nel suo complesso, con l’immissione dei danari dei grandi traffici. Le mafie sono componenti strutturali del tessuto economico e sociale nel nostro Paese». Lo ha detto il procuratore antimafia, Giovanni Melillo, durante il suo intervento a Bari per l’evento di formazione organizzato dalla Scuola superiore della Magistratura e da Eurojust. «Questo determina – aggiunge – una modificazione profonda anche nella struttura delle organizzazioni criminali, perchè le organizzazioni criminali che si aprono a progetti di espansione affaristica e speculativa devono aprirsi anche ad un sistema di relazioni esterne che necessariamente impone la riduzione dei profili di ritualità, dei legami tradizionalmente propri e delle aree di contiguità con il crimine mafioso».
«La guerra è uno straordinario bacino di sperimentazione tecnologica: le armi elettroniche, i droni, gli esoscheletri di cui sentiamo parlare ogni giorno sono concetti che intrecceranno quelli del terrorismo e della criminalità organizzata». Melillo più volte durante la sua relazione ha fatto riferimento al conflitto internazionale in corso, ma anche a quello che hanno determinato altre guerre nell’alimentare le attività illecite transnazionali. “L’utilizzo di droni in aree a forte presenza di organizzazioni terroristiche – aggiunge – è già sperimentato come meccanismo d’individuazione dell’obiettivo da colpire. Basta pensare a quanto avvenuto 30 anni fa con il conflitto dall’altra parte dell’Adriatico, e cosa ha rappresentato in termini di spinta alla globalizzazione di fenomeni criminali che invece erano circoscritti in aree territoriali ristrette». “Oggi la criminalità serba e quella albanese, infatti, sono player mondiali dei grandi traffici. Ma si può provare questo – sottolinea Melillo – anche per le nostre organizzazioni. La ‘Camorra’ ad esempio, che ha una struttura organizzativa più flessibile, con la capacità di adattarsi agli scenari bellici, assunse il monopolio dei grandi traffici del contrabbando del tabacco ma non solo, che servivano a finanziare il conflitto nella ex Jugoslavia».
«Le organizzazioni criminali oggi hanno al centro del loro programma associativo non i tradizionali reati. Oggi, infatti, l’intero sistema delle false fatturazioni e delle frodi Iva è a trazione mafiosa, perchè le organizzazioni criminali hanno imparato a parlare linguaggi che sono normalmente nel mercato e fanno parte del mercato, vale a dire la frode e la corruzione». Lo ha sottolineato a Bari, il procuratore nazionale antimafia e terrorismo, Giovanni Melillo, intervenendo all’evento di formazione organizzato dalla Scuola superiore della Magistratura e da Eurojust, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale, giunta al suo ventesimo anno di attività.