Dopo gli interrogativi del Liberatorio circa la partecipazione del sindaco di Molfetta al “Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza” tenutosi presso la Prefettura di Bari lo scorso lunedì 9 marzo, ecco la risposta di Azzollini diramata a mezzo stampa e la nostra doverosa controreplica.
IL SINDACO RISPONDE A D’INGEO
«Con riferimento a determinate dichiarazioni rilasciate dal signor Matteo D’Ingeo e pubblicate su alcuni organi di stampa locali, in merito alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi lunedì 9 marzo presso la Prefettura di Bari, si ribadisce che la convocazione della stessa riunione era stata precedentemente richiesta dal sindaco di Molfetta Antonio Azzollini al fine di sollecitare l’attivazione di urgenti misure a tutela della sicurezza dei cittadini.
Si ribadisce, inoltre, solo a beneficio di una corretta informazione, che il sindaco Antonio Azzollini ha regolarmente preso parte alla riunione in questione insieme all’assessore alla Sicurezza Mimmo Corrieri e al capo di gabinetto del Comune di Molfetta, Mauro Uva.
Si precisa, altresì, che solo a termine della stessa riunione il primo cittadino ha partecipato a un incontro con le classi quinte della scuola elementare “Cesare Battisti” tenutosi in tarda mattinata nella sala consiliare di Palazzo Giovene.
Senza voler commentare ulteriormente il contenuto di certi articoli di stampa, siamo certi di aver fatto definitivamente chiarezza sulla verità dei fatti e sulla credibilità di talune affermazioni».
D’INGEO, PER IL LIBERATORIO, REPLICA AL SINDACO AZZOLLINI
«Ringraziamo – scrive D’Ingeo – ma rimandiamo al mittente la smentita perché il fatto non sussiste.
Signor Sindaco, l’arma della delegittimazione, molto cara al suo Presidente, è un film già visto e non funziona più. Siamo increduli di fronte a tanta sollecitudine nel rispondere ad un comunicato del nostro Movimento. Ma ancora una volta ci delude la sua approssimazione.
Purtroppo non deve rivolgere al “Liberatorio” le sue smentite, affermando che lei ha partecipato realmente al “comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”. Lei deve smentire gli organi di stampa che hanno fatto una cattiva informazione.
La Gazzetta del Mezzogiorno del 10 marzo u.s., a pagina XIII, non riportava il suo nome tra i partecipanti alla riunione ma quello del suo vice avv. Pietro Uva, quindi si rivolga alla stampa per sollecitare una corretta informazione.
Noi cittadini leggiamo le notizie e le commentiamo.
Ma il problema non è questo; che lei partecipi, o meno, alle riunioni dei comitati sulla sicurezza potrebbe essere irrilevante, a noi cittadini interessa quello che lei dice e che lei fa in città.
La corretta informazione deve arrivare in primo luogo dal Palazzo e dicendo di “voler potenziare il sistema di video sorveglianza” non è una corretta informazione.
Le telecamere in città sono ferme da molto tempo e prima ancora di potenziarle bisogna riattivarle.
Non andiamo oltre nel commentare questo tema perché sono parole al vento; le chiediamo, invece, di rispondere con altrettanta sollecitudine, alle numerose interrogazioni che codesto movimento le ha sottoposto negli ultimi dieci mesi.
Le ultime in ordine di tempo sono, la corposa interrogazione sul Carnevale Molfettese e sulla bonifica del nostro mare da ordigni chimici.
Sembra quasi che lei voglia nascondere altre verità distraendo l’attenzione dei cittadini mettendo in dubbio la “credibilità di talune affermazioni” contenute nel comunicato del Liberatorio. Concludiamo con la speranza che il suo impegno per la sicurezza dei cittadini non sia solo un pacchetto di atti di propaganda, ma concrete iniziative che vorrà far conoscere al più presto a tutta la città con una corretta informazione.
Per ultimo una semplice curiosità, quanto costa alla comunità ogni barattolo di Nutella che ha regalato ai suoi ospiti? Oppure è un suo dono personale?