Poter far parte del “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali” è un diritto di ogni cittadino

di Matteo d’Ingeo
Il 5 agosto scorso ho ricevuto dal presidente del Consiglio Comunale e dal segretario comunale una PEC con cui mi comunicavano di non poter far parte del “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali”. Le motivazioni erano tutte da ricercare nell’art. 5 del Regolamento dello stesso Comitato. Leggiamo di seguito la comunicazione del Comune e le controdeduzioni.
Nei termini dei dieci giorni ho inviato le mie controdeduzioni:

Oggetto: controdeduzioni a PEC n.0061397 del 5 agosto 2024 – Affari Generali – Manifestazione d’interesse per la partecipazione al “Comitato Comunale di Monitoraggio dei Fenomeni delinquenziali”.

Il sottoscritto Matteo d’Ingeo, con la presente, invia le proprie controdeduzioni in risposta alla Vostra PEC n.0061397 del 5 agosto 2024.

Sono fondate e giuste le considerazioni formulate nel Vostro soccorso istruttorio circa la mancanza dell’indicazione di un’associazione o organismo di appartenenza. Purtroppo dopo tanti anni di militanza lo scrivente ha deciso, da pensionato, di non appartenere più ad alcuna associazione, o movimento, e continuare ad essere un cittadino attivo libero da tessere.

Giusto, anche, il richiamo all’art. 5 del Regolamento comunale (anche se erroneamente fate riferimento a “delibere di giunta” inesistenti) adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 48 del 7/04/1997 e successiva modificazione con delibera di Consiglio Comunale n. 37 del 15/10/2014.

Il sottoscritto non ha mai condiviso la scelta, dell’amministrazione guidata dal sindaco Paola Natalicchio, di modificare il Regolamento del Comitato perché, tra l’art. 5 del 1997 e l’art. 5 del 2014, si è creato un vuoto regolamentare sulla partecipazione democratica, e si spiega il perché.

Il Regolamento del 1997 prevedeva all’art.2 – Composizione del Comitato  

1) – Il Comitato è composto da:

  • il sindaco o suo delegato;
  • il Presidente del C.C.;
  • due consiglieri Comunali, uno di maggioranza e uno di minoranza, eletti a scrutinio segreto;
  • tre rappresentanti espressione di organismi e/o associazioni cittadine impegnati nel settore del volontariato, della prevenzione della devianza, illegalità e criminalità;
  • tre rappresentanti espressione delle categorie professionali e del mondo del lavoro;
  • un rappresentante indicato dal SERT.

2) –  La designazione dei rappresentanti previsti ai punti (d) – (e), avviene mediante elezioni in assemblee appositamente convocate dal Presidente del Consiglio. Il Presidente assicura la massima partecipazione a dette assemblee, convocando con avviso scritto, da recapitarsi almeno sei giorni prima di quello in cui si tiene l’assemblea elettiva, ai rappresentanti di organismi e/o associazioni interessate.

Con la cassazione delle lettere e)d) del comma 1) e dell’intero comma 2), il Consiglio Comunale del 2014 ha stravolto l’impianto del regolamento precedente. Oltre ad aver eliminato il carattere paritetico tra la parte istituzionale e quella della cittadinanza attiva, riducendo quest’ultima a semplice “invitata”, senza diritto decisionale, ha creato anche un altro problema.

Nello stravolgimento della composizione del Comitato, si è creato quasi un “vulnus giuridico” che ha leso il diritto partecipativo del singolo cittadino. Cassando l’intero comma 2) è stata anche eliminata la possibilità, da parte delle assemblee, di indicare e nominare anche semplici cittadini, che abbiano competenze e conoscenze idonee a poter svolgere il ruolo di “invitato” al Comitato.

Pertanto si suggerisce umilmente, al Presidente e al Segretario Comunale, di prendere in seria considerazione la possibilità di portare in Consiglio Comunale la modifica dell’art. 2 e 5, riconducendoli alla loro origine; oppure si formuli un comma aggiuntivo che preveda la partecipazione anche di singoli cittadini che dimostrano di possedere titoli compatibili con le finalità del Comitato in oggetto.

Se questa procedura dovesse richiedere tempi lunghi, il sottoscritto, rivendicando il proprio diritto costituzionale di partecipare a questo Comitato, chiede che sia sottoposta ai partecipanti nella prima seduta del Comitato la richiesta dello scrivente.

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