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Usura in crescita in Basilicata (come denunciato nuovamente dall’Associazione La Pira a Potenza e dal responsabile di Libera per la Basilicata, don Marcello Cozzi). Notizia che «non coglie di sorpresa “SOS Impresa Basilicata”» (associazione costituita da Confesercenti l’ottobre scorso) che sollecita istituzioni, forze sociali e cittadini a tenere alta l’attenzione» e, tramite il suo presidente Salvatore Groisa – denuncia: «Ci saremmo aspettati, con la Finanziaria 2011, un incremento del Fondo regionale antiusura destinato alle Fondazioni e Associazioni che si occupano degli usurati, specie piccoli operatori economici e famiglie, e invece si è confermata la posta, ampiamente inadeguata, di 400mila euro per il 2011».
Secondo uno studio di Confesercenti- SOS Impresa, «l'usura ha un giro d'affari in Basilicata di 270 milioni (su 20 miliardi complessivi in Italia), ha coinvolto negli ultimi due anni 3mila commercianti lucani (18,7% degli operatori economici attivi) con tassi d'interesse medi sui prestiti del 10% mensile». Secondo dati del Ministero dell’Interno, fermi al 2009, «sono stati 184 in Basilicata (131 in provincia di Potenza e 53 in quella di Matera), gli episodi relativi al racket estorsioni-usura con 80 incendi dolosi, 56 denunce e 48 danneggiamenti e 2 sequestri per usura».
Cresce il fenomeno delle scommesse (clandestine o legali: Superenalotto, Gratta e vinci & c.) e l’uso di «macchinette mangiasoldi»: secondo stime di Agicos (rielaborate da SOS Impresa Basilicata), «la spesa media dei lucani per giochi-scommesse è intorno a 500 euro pro-capite l’anno per un ammontare complessivo di almeno 3milioni di euro». Più un altro milione del «giro clandestino». E gli usurai si sono adeguati lucrando su questi nuovi scenari.