“A Milano un negoziante su cinque subisce il pizzo”. Intervenendo ieri sera alla presentazione del libro ‘Senza Padrini’ di Filippo Astone (ripresa in video e pubblicata su YouTube dal sito www.stampoantimafioso.it), Giuliano Pisapia ha tuonato contro chi, in passato, non ha riconosciuto questa realta’ di fatto: “una cosa la possiamo dire per certo – ha detto il sindaco -: e’ finito per lo meno a Milano il tempo in cui i rappresentanti delle istituzioni, e i nomi sono ormai noti a tutti, negavano ed escludevano che a Milano e nell’hinterland ci fosse la mafia. Io oggi al consiglio comunale – ha proseguito – ho ribadito l’impegno: in settimana avremo le idee chiare per evitare che ci sia una commissione antimafia, come qualcheduno forse voleva specialmente da parte del centrodestra, che sia una vetrina per polemizzare. Invece avremo una commissione antimafia che sia veramente efficace”.
Pisapia nel suo intervento ha sottolineato: “La ’ndrangheta ha avuto 44 miliardi di fatturato, i reati di mafia sono 1.300 ogni giorno, a Milano un recente rapporto della Dia dice che 1 negoziante su 5 subisce il pizzo. L’usura sta aumentando a Milano città, questo significa per l’infiltrazione mafiosa avere addentellati soggetti che non hanno più la forza di ribellarsi”.
Non mancano i riferimenti all’Expo e al rischio d’infiltrazioni: “A Milano si può fare tanto”, ha rimarcato il sindaco, ribadendo l’impegno a eliminare le gare al massimo ribasso negli appalti per Expo, modalità seguita nella prima gara bandita ma per la quale, ha assicurato il primo cittadino, “abbiamo chiesto espressamente che ci sia un’altra gara e vincerà chi farà offerta economicamente più vantaggiosa”. Altro aspetto sottolineato quello dei problemi di liquidità delle imprese: “Gli enti locali non pagano i lavori. Malgrado il pagamento dovrebbe avvenire a 60 giorni, ho scoperto che molti dopo 2 anni non sono stati pagati e temo che in questa situazione di crisi la città di Milano, che voleva cambiare fortemente su questo tema, potrebbe far fatica per colpa dei tagli”.
Speriamo, ma ho seri dubbi!