Siamo nel pieno della ripresa dell’attività di propaganda dell’amministrazione comunale con cerimonie inaugurali quasi quotidiane. Il primo cittadino, dal sito istituzionale, ci comunica che oggi sarà inaugurata la nuova piazza Immacolata. Ci dice che la stanno riqualificando perché è un luogo di socialità e dobbiamo impegnarci tutti per realizzare il riscatto di un pezzo di città.
Colpisce in particolare la frase usata dal sindaco: “La creazione di questa piazza ha il sapore della sfida“, e noi aggiungiamo, ma le sfide comportano sempre dei rischi e l’attuale amministrazione di Tommaso Minervini non ha ancora dimostrato di voler rischiare. Piazza Immacolata, come le vicine Piazza Paradiso e Piazza S. Michele, hanno una loro storia fatta di tradizione contadina con tutti i valori che si sono persi nel tempo lasciando spazio alla disgregazione sociale, arretratezza culturale, dispersione scolastica, microcriminalità, attività criminali finalizzate allo spaccio di droga e illegalità diffuse. Questo è stato negli ultimi 30anni il quartiere intorno a Piazza Immacolata e non sono serviti tutti i progetti di rifacimento delle piazze per cambiare la narrazione storico-sociale.
Piazza Immacolata è quasi pronta da un bel po’, ma certe illegalità diffuse consolidate nel tempo sono ancora in bella vista perché non contrastate dalla pubblica amministrazione. Pertanto ci permettiamo di chiosare il pensiero del sindaco a proposito di sfide, dicendo che la vera sfida non è il cambio d’abito della piazza rendendola fisicamente più decorosa, ma la vera sfida è mantenere quotidianamente il decoro, contrastare l’occupazione abusiva di suolo pubblico e il rispetto delle regole della civile convivenza.
A che serve riqualificare la piazza se il biglietto da visita indecoroso ce lo offre il signore delle “Mille idee” che nel cuore della piazza continua ad occupare abusivamente marciapiede e strada? Se, nell’anticamera della piazza, sono esposti e venduti in maniera irregolare i prodotti orto-frutticoli e latticini? Questo è solo uno spaccato di quanto bisogna eliminare per ridare decoro alla piazza e al quartiere di quel “mondo variegato“, anche in rispetto a tanti cittadini per bene che lo abitano.
Oggi si farà solo propaganda, con la benedizione della chiesa, da domani il decoro tornerà ad essere soffocato dall’illegalità diffusa.
