www.bisceglieindiretta.it – Video Telesveva
Si è conclusa l’inchiesta sul malfunzionamento del depuratore di carrara San Francesco. Sette le persone interessate dalle indagini: Gioacchino Maselli e Ivo Monteforte di Acquedotto Pugliese Spa, l’ex amministratore unico e l’ex presidente del consiglio di amministrazione di Pura Depurazione Srl Mauro Spagnoletta e Gianluigi Fiori, il presidente dell’autorità idrica pugliese Paolo Perrone e il suo direttore generale Vito Colucci, il funzionario tecnico dell’ufficio controllo tariffa e monitoraggio interventi per gli impianti di depurazione dell’autorità idrica Maria Roberta Rana.
Antonio Savasta, sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Trani, già titolare di fascicoli relativi alle inchieste sui cattivi funzionamenti degli impianti di depurazione di Molfetta, Trani e Andria, contesta agli indagati, a vario titolo, fatti relativi al periodo ottobre 2011-agosto 2014.
Le sette persone chiamate in causa hanno venti giorni a disposizione per presentare le memorie difensive e successivamente il pubblico ministero deciderà se confermare l’intenzione di chiedere il rinvio a giudizio per gli indagati.
Il depuratore di Bisceglie fu posto sotto sequestro il 25 settembre 2013 in seguito all’accertamento della presenza del batterio Vtec 026, alla base dell’infezione della Sindrome emolitico uremica (Seu), di cui si registrarono 20 casi, in Puglia, tra luglio ed agosto dello scorso anno.
Nei giorni precedenti erano stati sequestrati gli impianti d Trani e Molfetta mentre il 9 ottobre 2013 furono posti i sigilli sul depuratore di Andria. La responsabilità della struttura di carrara San Francesco fu affidata a un custode giudiziale in modo tale da evitare la chiusura dell’impianto.