di Roberta Carlucci (www.laltramolfetta.it/…)
27/09/2010 Come promesso nel comunicato stampa di sabato scorso, puntuale alle 18 di ieri, domenica 26, Matteo D’Ingeo ha aperto i battenti del Liberatorio Politico ai cittadini di qualsiasi estrazione sociale, sigla politica o realtà associazionistica. E la risposta c’è stata, tiepida in termini di numeri (era anche domenica e la notizia era stata diffusa appena ventiquattro ore prima) ma rovente in termini di disposizione d’animo. Quando si dice, pochi ma buoni. Cittadini delusi, indignati, decisi ad interrogare e ad interrogarsi per fare chiarezza sulla situazione di strisciante illegalità che pervade la città di Molfetta. La città dove tutto va bene, perchè a molti conviene dire così.
Gli ultimi episodi, reiterati nel giro di pochi giorni, di incendi ai danni di autovetture di cittadini illustri e meno illustri hanno suscitato interrogativi e paura in molti cittadini che si sono sentiti toccati in prima persona dagli eventi. Matteo D’Ingeo ha voluto raccogliere questo disagio di molti indicendo un’assemblea che non fosse necessariamente legata all’immagine del Liberatorio, ma piuttosto a quella di una cittadinanza attiva e viva in una città assopita e stordita, cittadinanza che si è posta come obiettivo quello di produrre una mobilitazione più generale delle coscienze attraverso future azioni pubbliche. Si è discusso della possibilità di indire un corteo che tocchi i luoghi degli incendi degli ultimi tempi e che si concluda in una conferenza esplicativa verso e dialogativa con la gente comune. Si intende affiancare a ciò un’azione di volantinaggio volta a indurre nei più una conoscenza nonchè coscienza profonda della storia degli episodi incendiari negli ultimi anni a Molfetta.
Lo scopo ultimo sarebbe quello di ricevere feedback più dettagliati dagli organi amministrativi o ancor più dalle forze dell’ordine, per instaurare un rapporto di osmosi informativa tra chi ancora ha voglia di interessarsi a questa città e alle sue strambe dinamiche delinquenziali e chi è preposto a far rispettare la legalità e la sicurezza.
Questa sorta di comitato spontaneo di cittadini, che punta ad allargarsi nel numero, intende consolidarsi e portare avanti con impegno tali azioni dimostrative, motivo per cui si è dato nuovamente appuntamento mercoledì 29 alle 19 presso la sede del Liberatorio Politico in via F. Campanella 50.