Mentre il Fashion District esulta per i suoi 110 mila visitatori per i saldi della prima settimana di luglio, nella città reale chiudono molti negozi e perdono il lavoro decine e decine di uomini e donne.
Mentre il Gran Shopping Mongolfiera e il Fashion District donano al Comune di Molfetta dei contributi economici per sponsorizzare le manifestazioni culturali, giusto come obolo di risarcimento per la crisi economica che hanno creato, la Fondazione Maria Valente con tutte le sue ramificazioni fa man bassa della esigua posta di bilancio comunale per la cultura. Ancora non si è capito bene se i concerti organizzati dalla Fondazione Valente siano di promozione culturale o turistica, certo è che cambiando notevolmente il budget per ogni manifestazione non cambia mai il numero dei fortunati cittadini che possono accedere all’Anfiteatro di Ponente.
Forse non tutti sanno che l’ultimo concerto di Massimo Ranieri è costato alle casse comunali 42.000,00 €.
Moltiplicando forfetariamente i posti a sedere dell’anfiteatro per il costo del biglietto medio verrebbe fuori una cifra pari a circa 30.000,00 €; e spontaneamente ci viene da chiedere quanto costa un concerto di Massimo Ranieri.
Ma il punto contestato al dott. Pietro Centrone, nonché presidente della Fondazione Valente, è sempre lo stesso; perché solo 800 cittadini fortunati possono usufruire di uno spettacolo culturale di fronte ad una spesa così alta? Si aggiunga anche la vergognosa prelazione riservata, da mano ignota, a numerosi posti delle prime file.
Denunciamo l’ennesimo atto di pessima gestione del pubblico denaro e della promozione turistica, vista la scarsissima capacità ricettività di questi spettacoli.
Domani Molfetta ospiterà l’attesissimo concerto del musicista di fama mondiale Goran Bregovic, ma ancora una volta La Fondazione Maria Valente e il Comune di Molfetta fanno una scelta di parte, offrendo l’evento musicale ai soliti fortunati 800 spettatori.
Abbiamo chiesto a più riprese uno schermo gigante per poter accontentare gli sfortunati rimasti senza biglietti ma sembra che la proposta non sia remunerativa.
Rimane una sola ed unica soluzione. Premesso che pregiudizialmente siamo d’accordo che le manifestazioni musicali o culturali siano a pagamento, suggeriamo al sindaco senatore e a suo cognato di utilizzare piazze e/o spazi come la Banchina san Domenico, la Secca dei pali o lo stadio comunale per poter ospitare il pubblico pagante e il pubblico non pagante che si accontenta di seguire il concerto in piedi oltre le transenne. Rimane il rammarico che il concerto di Goran Bregovic, che costerà alla comunità 27.600,00 €, non tutti potranno seguirlo.
Non possiamo che sperare in un miracolo o in qualche sponsor che offra un grande schermo da montare nei campi da tennis adiacenti al teatro.