Operazione "Scarpe sporche" ha ripulito le strade del Nord-Italia (coinvolto un molfettese)


 

di Piero Archenti (www.tuononews.it/…)

Alessandria – Una preoccupante intensificazione di furti di merce commessi a danno di autotrasportatori in sosta sulla A/21, A/26 e A7, quindi svolti in massima parte nelle province di Alessandria, Pavia e Piacenza ha messo in allarme la squadra di P.G. della sezione di Polizia Stradale di Alessandria, unitamente al personale delle sottostazioni di Alessandria ovest e Milano ovest.

Le indagini, concluse recentemente, ed illustrate dal primo dirigente dottoressa Carlotta Gallo, dall'Ispettore Luca Colussi e dal Commissario di San Michele, Donato Montanacella, hanno dato esecuzione a 8 ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Tortona nell'ambito dell'operazione denominata "Scarpe sporche".

Lo spunto che ha dato l'avvio alle indagini risale al 29 gennaio 2010, grazie agli accertamenti immediati svolti dalla sottostazione di Alessandria ovest, in occasione di un furto perpetrato ai danni di un autoarticolato avente per oggetto un intero carico di scarpe GEOX (da quì il nome dato all'operazione), commesso nell'area di servizio Tortona Sud, al km 91 dell'A/21.
 

Sempre gli stessi autori si sono resi responsabili successivamente di altri eventi criminosi sull'intera rete autostradale del Nord Italia, ed in particolare sull'Autostrada dei Vini A/21 Torino – Piacenza.

La merce ricercata dai malvienti variava dagli alimentari all'abbigliamento ai piccoli eletrodomestici.

La metodica era sempre la stessa; un'auto staffetta, composta dalle cosiddette "batterie", individuava i mezzi da depredare. La merce veniva sottratta dai veicoli in sosta tagliando il telone o strappando i sigilli di carico e trasbordandola su autocarri.
 

Le "batterie" erano solitamente composte da pendolari del crimine. Il lunedì partivano dalla provincia di Bari, e più precisamente dalla città di Bitonto e soggiornavano fino al venerdì presso Motel sitati nel milanese.

La merce trafugata veniva trasportata presso depositi in uso al gruppo o presso soggetti compiacenti o ricettatori, sia nel milanese che nel pugliese.
 

L'indagine ha consentito di intercettare e sequestrare 5 carichi di refurtiva consistenti in forme di Grana Padano, articoli elettronici, abbigliamento e dolciumi per un valore di circa 3 milioni di euro.

Venivano inoltre sequestrati due autocarri utilizzati per trasbordare la merce oltre a ricetrasmittenti, telefoni cellulari e scanner utilizzati dai malviventi per intercettare in via preventiva le forze dell'Ordine.
 

Le indagini delle squadre di P.G. coadiuvate dal personale del Commissariato di Bitonto per i riscontri in Puglia, condotte soprattutto con lunghi pedinamenti ma anche con l'utilizzo di intercettazioni e sistemi d'indagine elettronici, permetteva di far emergere concrete responsabilità a carico dei seguenti soggetti:
 

Roberto Rinaldi, del '59, residente a Melzo (VA);
Eugenio Bartella, del 65, di Spessa (PV);
Paolo Laurenti, del 71, di Cava Manara (PV);
Lillo Giovanni, del '72, di Luino (VA);
Francesco Gadaleta, del '70, di Corato (BA);
Sante Minenna, del '70, di Molfetta (BA);
Alberto Volpicella, del '77, di Brescia; 
Giuseppe Schiraldi del '69, di Bitonto.
 

Tutti quanti, in gran parte, risultavano essere pregiudicati per reati specifici e specializzati in tali episodi criminali per cui è stata emessa nei loro confronti ordinanza di custodia cautelare dal Gip del Tribunale di Tortona.

Malgrado la notevole lontananza ove essi risiedevano e grazie alla fattiva collaborazione con il Commissariato di Bitonto e la Polstrada di Bari tutti i ricercati sono stati così assicurati alla giustizia.

I primi sei associato alle carceri di Milano, Pavia e Trani mentre gli ultimi due (Volpicella e Schiraldi) venivano sottoposti agli arresti domiciliari.
 

In seguito alle indagini, infine, venivano deferiti all'A.G. in stato di libertà, altri sei soggetti.

In conclusione quindi, il risultato dell'operazione è stato quanto mai rilevante in quanto il fenomeno si può dire debellato alla radice, essendo state individuate specifiche responsabilità per 11 singoli episodi a fronte dei 17 totali registrati sulle arterie del nord-ovest nel corso del 2010.

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