
L’odierna operazione, giunge all’esito di un’attività investigativa condotta dai militari della Tenenza di Bisceglie per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. La stessa – svolta sotto la direzione della Procura di Trani – ha consentito di acclarare, organicamente e dettagliatamente, l’esistenza di una fiorente attività di spaccio – condotta in quel centro cittadino e in Trani – da soggetti risultati legati fra loro da stretti rapporti di fiducia – costruiti sull’assidua frequentazione reciproca – che si approvvigionavano di sostanze stupefacenti in Bari.
L’attività trae origine dall’arresto in flagranza di reato – avvenuto in Bisceglie, nel gennaio u.s.- di due persone (madre e figlio), trovate in possesso di sostanze stupefacenti (250 gr. di cocaina e 55gr. di hashish), materiale per il confezionamento del narcotico, danaro ritenuto provento dell’attività di spaccio nonché di numerosi ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale, illegalmente detenuti e custoditi presso la loro abitazione.
A seguito dell’arresto i militari della Tenenza Carabinieri di Bisceglie hanno intrapreso mirate attività investigative che hanno consentito di individuare gli ulteriori soggetti coinvolti nell’attività illecita, le modalità operative utilizzate e di eseguire riscontri.
In sintesi, lo smercio delle sostanze stupefacenti -cocaina, marijuana e hashish- avveniva in modo dinamico nel centro cittadino di Bisceglie e di Trani, mediante l’utilizzo di utenze telefoniche dedicate a raccogliere le richieste degli assuntori – avanzate utilizzando un linguaggio criptico – che venivano poi incontrati nei luoghi concordati per la consegna.
Le attività investigative si sono protratte fino al maggio 2023, consentendo altresì numerosi riscontri, a riprova del fatto che l’attività delittuosa sia proseguita – senza soluzione di continuità – nonostante i due arresti da cui le investigazioni avevano avuto inizio.
Gli indagati, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip – fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa – sono ritenuti responsabili – a vario titolo – in ordine a numerose cessioni di sostanza stupefacente avvenute nell’arco temporale compreso tra l’anno 2022 ed il maggio u.s., nonché dell’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Trani – in alcuni casi tentata e in una circostanza consumata, attraverso l’utilizzo di cautele finalizzate ad eludere i controlli del personale della polizia penitenziaria – in favore di alcuni di loro, i quali -ivi ristretti- utilizzavano apparecchi telefonici illecitamente introdotti all’interno della casa circondariale per mantenere contatti con l’esterno, anche per la gestione degli affari illeciti.
È emerso – altresì – che uno degli indagati avrebbe commissionato l’incendio di un’autovettura – data alle fiamme nel dicembre 2022 – di proprietà di un soggetto con il quale erano sorti dei dissidi riconducibili all’attività di spaccio.
Nel corso delle attività investigative – oltre ai due soggetti arrestati in flagranza di reato – sono stati altresì deferiti in stato di libertà per detenzione illecita di sostanze stupefacenti 2 soggetti e recuperati complessivamente gr.270 di cocaina, 55 gr. di hashish e 13gr. di marijuana.
Espletate le formalità di rito, 5 soggetti sono stati associati alla Casa Circondariale di competenza, mentre 10 soggetti sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Infine, 1 soggetto – minore all’epoca dei fatti – è stato collocato presso una comunità educativa.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che – all’esecuzione della misura cautelare odierna – seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
fonte: Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani –Bisceglie (BT)
