
Ancora altre richieste di parchi eolici di fronte alla nostra costa. Di seguito gli avvisi pubblici e un breve scritto su vantaggi e svantaggi dei parchi eolici offshore.
Eolico offshore: vantaggi e svantaggi
I parchi eolici offshore sono delle vere e proprie centrali per la produzione di energia a prezzi accessibili: creano energia pulita, rinnovabile e rispettosa del clima. Quali sono i principali vantaggi e gli svantaggi connessi allo sviluppo dell’eolico offshore? (fonte: modofluido.hydac.it)
Tra i principali vantaggi troviamo:
- la velocità del vento, in generale è maggiore in mare aperto rispetto che sulla terraferma. Una velocità del vento più elevata significa che viene generata molta più energia in meno tempo.
- Le velocità del vento offshore tendono ad essere più stabili rispetto a quelle terrestri. Significa che si hanno meno problemi connessi alla turbolenza delle turbine, e i rotori stessi sono sottoposti a meno stress. Ancora, una fornitura di vento più stabile significa avere una fonte di energia più affidabile e non intermittente.
- Minor impatto ambientale e acustico: generalmente gli impianti eolici offshore sono situati oltre la linea dell’orizzonte visibile. Un impianto in mare aperto, allo stesso tempo riduce, quindi, sia l’impatto visivo sia quello acustico.
- Non solo turbine eoliche ma veri e propri impianti: la scelta del “sito” in cui installare le turbine eoliche è molto importante. Posizionare in mare aperto la turbina offshore significa poterne posizionare altre nelle immediate vicinanze e creare un parco eolico offshore.
- Contribuiscono al fabbisogno energetico del territorio: gli impianti eolici offshore, in particolare nei Paesi del Nord Europa, sono situati nelle zone costiere ad alta densità di popolazione, dove l’urbanizzazione del territorio è maggiore e quindi anche la richiesta di energia. In questo senso, le turbine eoliche contribuiscono a soddisfare la domanda del territorio con energia rinnovabile.
I principali svantaggi dovuti all’adozione di questa tecnologia sono:
- l’intermittenza della fonte primaria, come per tutte le energie rinnovabili anche la produzione di energia eolica è soggetta al problema del non costanza del vento. Come già detto, in mare aperto il vento ha una forza maggiore e più stabile per questo motivo l’eolico offshore rimane una delle alternative più promettenti per il rinnovamento energetico. A tal proposito suggeriamo la lettura dell’articolo “I sistemi d’accumulo per l’intermittenza delle fonti rinnovabili”.
- la manutenzione costante e i costi di gestione potenzialmente elevati. L’azione delle onde e anche i venti molto forti, in particolare durante forti tempeste, possono danneggiare le turbine eoliche richiedendo un intervento immediato per ripristinare le corrette funzionalità operative. In questi casi, il tempo di ripristino dell’energia dopo un malfunzionamento può essere maggiore rispetto ai parchi eolici on-shore, a causa dei problemi connessi al trasporto dell’attrezzatura necessaria per eseguire la manutenzione, con un conseguente aumento dei costi di gestione dell’impianto. In fatto aggiornamento degli impianti eolici in Italia rimandiamo all’articolo “Repowering e revamping: gli interventi per gli impianti eolici” in cui vengono approfondite le differenze tra le due tecnologie di manutenzione.
In conclusione, l’impegno delle istituzioni nazionali ed europee ad incentivare lo sviluppo dell’eolico offshore rappresenta un punto di partenza sostanziale per l’adozione di questa tecnologia; di pari passo, i progressi in ambito tecnologico e ingegneristico fatti negli ultimi anni hanno permesso di apportare migliorie tecniche alle pale eoliche offshore così da risolvere i problemi legati agli urti e all’usura causati dalle onde del mare o dalla salinità delle acque.
