Non solo voto di scambio

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L’ex assessore Pino Amato.


Cominciamo a capire ed approfondire alcuni dei reati  per i quali l’ex assessore Amato è stato condannato in primo grado 
e che nella conferenza stampa ha dimenticato di elencare, ricordando solo i capi d’accusa da cui è stato assolto.

 

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 MAGGIO 1960, n. 570 (GU n. 152 del 23/06/1960) TESTO UNICO DELLE LEGGI PER LA COMPOSIZIONE E LA ELEZIONE DEGLI ORGANI DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI.
 
 ART. 86. (T.U. 5 APRILE 1951, N. 203, ART. 77)
 
  CHIUNQUE, PER OTTENERE, A PROPRIO OD ALTRUI VANTAGGIO, LA FIRMA PER UNA DICHIARAZIONE DI PRESENTAZIONE DI CANDIDATURA, IL VOTO ELETTORALE O L’ASTENSIONE, DÀ, OFFRE O PROMETTE QUALUNQUE UTILITÀ AD UNO O PIÙ ELETTORI, O, PER ACCORDO CON ESSI, AD ALTRE PERSONE, È PUNITO CON LA RECLUSIONE DA SEI MESI A TRE ANNI E CON LA MULTA DA LIRE 3.000 A LIRE 20.000, ANCHE QUANDO L’UTILITÀ PROMESSA SIA STATA DISSIMULATA SOTTO IL TITOLO DI INDENNITÀ PECUNIARIA DATA ALL’ELETTORE PER SPESE DI VIAGGIO O DI SOGGIORNO O DI PAGAMENTO DI CIBI E BEVANDE O RIMUNERAZIONE SOTTO PRETESTO DI SPESE O SERVIZI ELETTORALI.
 
  LA STESSA PENA SI APPLICA ALL’ELETTORE, CHE, PER DARE O NEGARE LA FIRMA O IL VOTO, HA ACCETTATO OFFERTE O PROMESSE O HA RICEVUTO DENARO O ALTRA UTILITÀ.
 
ART. 87. (T.U. 5 APRILE 1951, N. 203, ART. 78)
 
  CHIUNQUE USA VIOLENZA O MINACCIA AD UN ELETTORE, OD ALLA SUA FAMIGLIA, PER COSTRINGERLO A FIRMARE UNA DICHIARAZIONE DI PRESENTAZIONE DI CANDIDATURA O A VOTARE IN FAVORE DI DETERMINATE CANDIDATURE, O AD ASTENERSI DALLA FIRMA O DAL VOTO, O CON NOTIZIE DA LUI RICONOSCIUTE FALSE, O CON RAGGIRI O ARTIFIZI, OVVERO CON QUALUNQUE MEZZO ILLECITO, ATTO A DIMINUIRE LA LIBERTÀ DEGLI ELETTORI, ESERCITA PRESSIONI PER COSTRINGERLI A FIRMARE UNA DICHIARAZIONE DI PRESENTAZIONE DI CANDIDATURA O A VOTARE IN FAVORE DI DETERMINATE CANDIDATURE, O AD ASTENERSI DALLA FIRMA O DAL VOTO È PUNITO CON LA PENA DELLA RECLUSIONE DA SEI MESI A CINQUE ANNI O CON LA MULTA DA LIRE 3000 A LIRE 20.000.
 
  LA PENA È AUMENTATA – E IN OGNI CASO NON SARÀ INFERIORE A TRE ANNI – SE LA VIOLENZA, LA MINACCIA O LA PRESSIONE È FATTA CON ARMI, O DA PERSONA TRAVISATA, O DA PIÙ PERSONE RIUNITE, O CON SCRITTO ANONIMO, O IN MODO SIMBOLICO O A NOME DI GRUPPI DI PERSONE, ASSOCIAZIONI O COMITATI ESISTENTI O SUPPOSTI.
 
  SE LA VIOLENZA O LA MINACCIA È FATTA DA PIÙ DI CINQUE PERSONE RIUNITE MEDIANTE L’USO DI ARMI ANCHE SOLTANTO DA PARTE DI UNA DI ESSE, OVVERO DA PIÙ DI DIECI PERSONE PUR SENZA USO DI ARMI, LA PENA È DELLA RECLUSIONE DA TRE A QUINDICI ANNI E DELLA MULTA FINO A LIRE 50.000.
 
 ART. 102. (T.U. 5 APRILE 1951, N. 203, ART. 95)
 
  LE CONDANNE PER REATI ELETTORALI, OVE VENGA DAL GIUDICE APPLICATA LA PENA DELLA RECLUSIONE, PRODUCONO SEMPRE LA SOSPENSIONE DAL DIRITTO ELETTORALE E DA TUTTI I PUBBLICI UFFICI.
 
  SE LA CONDANNA COLPISCE IL CANDIDATO, LA PRIVAZIONE DAL DIRITTO ELETTORALE E DI ELEGGIBILITÀ È PRONUNZIATA PER UN TEMPO NON MINORE DI CINQUE NÉ MAGGIORE DI DIECI ANNI.
 
  IL GIUDICE PUÒ ORDINARE IN OGNI CASO LA PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA DI CONDANNA.
 
  RESTA SEMPRE SALVA L’APPLICAZIONE DELLE MAGGIORI PENE STABILITE NEL CODICE PENALE, E IN ALTRE LEGGI, PEI REATI PIÙ GRAVI NON PREVISTI DAL PRESENTE TESTO UNICO.
 
  AI REATI ELETTORALI NON SONO APPLICABILI LE DISPOSIZIONI DEGLI ARTICOLI DAL 163 AL 167 E 175 DEL CODICE PENALE E DELL’ART. 487 DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE, RELATIVE ALLA SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA E ALLA NON MENZIONE DELLA CONDANNA NEL CERTIFICATO DEL CASELLARIO GIUDIZIALE.
 
 
Art. 29 C.P.- Casi nei quali alla condanna consegue l’interdizione dai pubblici uffici.

La condanna all’ergastolo e la condanna alla reclusione per un tempo non inferiore a cinque anni importano l’interdizione perpetua del condannato dai pubblici uffici; e la condanna alla reclusione per un tempo non inferiore a tre anni importa l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni cinque.
La dichiarazione di abitualità o di professionalità nel delitto, ovvero di tendenza a delinquere, importa l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
 
Art. 61 C.P.- Circostanze aggravanti comuni.
Aggravano il reato quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze aggravanti speciali, le circostanze seguenti: comma 9) l’avere commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio, ovvero alla qualità di ministro di un culto.
 
 
Art. 319 C.P.- Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni.
 
Art. 612 C.P.- Minaccia.
Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno, è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a lire centomila. Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell’art. 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d’ufficio.

13 Risposte a “Non solo voto di scambio”

  1. cominciamo a smontare un po queste cazzate che pubblicate
    1° cosa…voto di scambio…..accusato di voto di scambio in un periodo antecedente alle elezioni….un anno prima quando la legge dice che si puo essere accusati solo nei 45 giorni prima delle elezioni…..
    accusato x giunta di aver eseguito voto di scambio x un altro candidato nn x se stesso…su intercettazioni mal trascritte e con tutti i testimoni che hanno ammesso di aver votato liberamente senza costrizioni da parte dell' amato
     2° cosa…violenza privata….da una intercettazione si evince una frase dialettale che e' detta scherzosamente dall' amato ad una sua amica raccomandandosi x le elezioni….e nnonostante la stessa testimone abbia smentito che la frase fosse seria in quanto l'amato essere un amico di famiglia ,la stessa nn ha avuto influenza sulla condanna a violenza privata.
    3°cosa abuso d' ufficio….l'amato nn ha mai nascosto di aver ridotto alcune multe solo x aiutare poveri ambulanti che ricevevano multe salatissime e che nn avrebbero potuto mai pagare….il tutto senza intascarsi mai un euro a differemnza di vecchi comandanti della polizia municipale che fanno pensione d oro avendo patteggiato e avendo fregato un milione di eruro alle casse del comune!
    voi di liberatorio avete la memoria un po corta…o non volete averla forse….la piu grnade rivincita e' aver visto il vostro povero leader nn ricevere un euro dalla sua costituzione di parte civile…una vera pagliacciata!!!
    si rassegni d 'ingeo…anke se nn ci fosse stato il mostro Pino Amato sarebbe stato lo stesso alla casa con quei 4 voti che si ritrova….!!!

  2. bè che dire i 4 voti di d'ingeo varranno qualcosa in più di una ciquanta euro, una multa tolta o una raccomandazione all'ospedale…

  3. sara anche cosi…..ma sempre 4 voti sono…e x 4 voti nn vale la pena essere parte lesa in un processo farsa….!!ancora una volta d' ingeo ha fatto ridere i polli!!!

  4. sarà…
    ma tu avrai ridere i molfettesi, caro utente anonimo che avrai si e no massimo 20 anni per come uccidi l'italiano.
    ah, non so se te l'hanno insegnato,ma di solito si mette nome e cognome..
    o meglio..chi non ha nulla da nascondere lo fa'……..

    Nico Aurora

  5. siete voi i filosofi e professori…noi siamo gente povera e ignorante…..
    io faro anche ridere x la grammatica ma voi fate ridere x cio ke siete….!!!
    fate le denuncie che vi aggradano e quelle serie le lasciate xdere xke avete paura….fatevi da parte che e' meglio!

  6. questo tuo ultimo commento conferma la pochezza della tua intelligenza.
    è inutile anche risponderti.
    stammi bene.

    n. a.

  7. xke i commenti vostri che contenuti hanno???
    grazie a me vi siete fatti un po di pubblicita su molfettalive….nn meritate neanche tutta questa importanza….

  8. grazie a te?
    ahahah!!

    non vuoi darci importanza?ed allora cosa continui a scrivere a fare?

    ah,smettila di usare il "voi".
    ognuno conta uno.

    il sottoscritto parla solo e soltanto per se stesso.

  9. x vedere fino a che punto arriva la vostra idiozia….ahahahah
    ecco xke continuo a scrivere…mi piace l'idea che dopo di me il forum sara' morto….
    voglio darvi qualke giorno di notorieta…poi dopo di che tornerete di nuovo nell anonimato…godetevela…ancora x un po!!!

  10. MOLFETTA. Maralfa ha querelato Pino Amato  Scritto da Redazione   ilFatto Venerdì 18 Giugno 2010 12:21 
    Molfetta- C'era da aspettarselo. Dopo le infuocate dichiarazioni rilasciatedall'esponente dell'UdC Pino Amato e nelle quali erano stati fatti anche riferimentiall'operato del Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Maralfa, arriva laprima "reazione" su carta bollata.

     

    Ed è proprio il magistrato a muovere il primo passo attraverso la formalizzazione di una querela nei confronti di Pino Amato. A renderlo noto l'avvocato PasqualeCorleto del Foro di Lecce, legale di fiducia del dottor Maralfa che in un comunicato stampa fa sapere che "il dottor Giuseppe Maralfa in data odierna ha proposto querela per il reato di diffamazione aggravata nei confronti del signor Giuseppe Amato, consigliere comunale di Molfetta, oltre che nei confronti di eventuali concorrenti, con riferimento alle dichiarazioni scritte e orali dal medesimo rese ai giornalisti e cittadini nella conferenza stampa tenuta il 31 maggio 2010 in Molfetta".

    "Le dichiarazioni in questione -prosegue l'avvocato Corleto- appaiono infatti,gravemente lesive delle qualità morali e della competenza professionale del dottor Maralfa, il quale ha anche chiesto al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce (tribunale competente per le questioni legali che riguardano i magistrati del distretto di Bari ndr) di accertare la falsità dei fatti attribuitigli dal signor Amato nelle dette dichiarazioni".

  11. il minimo che il piu' AMATO dai molfettesi potesse aspettarsi…..ad ogni azione corrisponde una azione uguale e contraria….esporre al pubblico ludibrio un servitore dello stato è da malfattori(è un eufemismo)….PUNISHER  

  12. Ore 12,51 di giovedì 17 giugno 2010. Un individuo, a bordo del suo scooterone, casco in testa ma imprudentemente slacciato, attraversa Corso Umberto incurante del divieto di transito vigente per quella via. Il fatto, già di per sé disdicevole, appare ancora più grave quando si scopre che quell'individuo risponde al nome di Giuseppe Amato, detto Pino, già assessore all'Annona, già presidente del consiglio comunale e attuale consigliere dell'UDC (in attesa che cambi nuovamente casacca alla bisogna). Come cittadino non si può non provare indignazione per simili atteggiamenti messi in atto da chi, evidentemente, si ritiene al di sopra delle regole.

    Qwerty

  13. io penso che  tu ho ami pino amato alla follia perche lo nomini sempre oppure qualcuno in famiglia lo ama piu di te. comunque a me piace come scrivi peccato che dici stupidate e parli di cose frivole come i tuoi commenti sei un nulla facente se perdi il tempo scrivendo di un pino amato qualunque che transita in un divieto. pero mi sorge il dubbio che nn sia la prima volta che tu veda qualcuno imboccare un divieto quindi penso solo che tu sia accanito contro amato tutto qua saluti !!!!!!

I commenti sono chiusi.

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