"Intendiamo significare ancora una volta al Consiglio Superiore della Magistratura che i magistrati calabresi non sono soli". E’ quanto affermano, in una nota, un gruppo spontaneo di associazioni e movimenti della società civile e singoli cittadini che martedì 6 maggio prossimo si sono dati appuntamento dinnanzi alla Procura di Reggio Calabria per esprimere solidarietà al pm Nicola Gratteri ed a tutti i magistrati antimafia reggini in occasione dell’arrivo del Csm.
"Si inizia con le microspie – continua la nota – e si rischia di finire con le autobomba, come è stato per i magistrati antimafia siciliani". "Le istituzioni debbono perciò attivarsi e vigilare attentamente su queste analogie per evitare che la storia si ripeta".
La nota si chiude con un appello rivolto "a tutti i cittadini calabresi, ai professionisti, ai giovani, ai disoccupati, agli operatori dell’informazione, agli imprenditori, agli uomini ed alle donne dele Istituzioni, affinchè martedì facciano sentire tutti a Reggio la propria vicinanza al pm Nicola Gratteri ed a tutti i magistrati antimafia". Il sit-in ‘pro Gratteri’ di martedì prossimo avrà inizio alle ore 9.00 per chiudersi intorno alle 12.30 al Cedir di Reggio Calabria nei pressi degli uffici della Direzione Distrettuale Antimafia.
ANCORA UNA VOLTA "TALPE" E "CORVI" NEI PALAZZI DI GIUSTIZIA PREANNUNCIANO L’ARRIVO DEGLI AVVOLTOI.
MA STAVOLTA I CALABRESI GRIDANO CON FORZA: NON OSATE!
CITTADINI, REGGINI, CALABRESI!
UNIAMOCI COME SCUDI UMANI IN UNA GRANDE CATENA DI LEGALITA’ CHE ABBRACCI VIRTUALMENTE IL PALAZZO DI GIUSTIZIA E LA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI REGGIO CALABRIA PER DIMOSTRARE VISIVAMENTE A QUESTI CRIMINALI CHE STAVOLTA LE ISTITUZIONI REPUBBLICANE CON LA MAGISTRATURA, LE FORZE DELL’ORDINE E TUTTI I CITTADINI ONESTI SARANNO UN CORPO ED UN’ANIMA SOLA PER RESPINGERE CON FERMEZZA I LORO INFAMI TENTATIVI DI COLPIRE O DI INTIMIDIRE LA MAGISTRATURA.
AI MAGISTRATI DELLA D.D.A REGGINA
MARTEDI 6 MAGGIO ORE 9.00
AL CEDIR DI REGGIO CALABRIA
(nei pressi della D.D.A)
OGNUNO DI NOI DEVE ESSERE PROTAGONISTA DI QUESTA MOBILITAZIONE ANCHE SOLO FACENDO GIRARE L’INVITO (E LA VOCE) A TUTTI GLI AMICI E PARENTI.
NON LASCIAMOLI SOLI, I MAGISTRATI ANTIMAFIA HANNO BISOGNO DEL NOSTRO SOSTEGNO OGGI PIU’ CHE MAI!!
I FATTI
Trovata microspia nell’ufficio del Pm antindrangheta Nicola Gratteri
fonte: Il Correre della Sera – sabato 26 aprile 2008
REGGIO CALABRIA – Una microspia è stata scoperta in un ufficio della Procura di Reggio Calabria utilizzato normalmente dal pm Nicola Gratteri, titolare, tra l’altro dell’inchiesta sulla strage di Duisburg del Ferragosto dello scorso anno. La scoperta è stata fatta martedì scorso durante un’operazione di «bonifica» degli ambienti finalizzata proprio alla ricerca di microspie. La microspia è stata trovata martedì scorso, 22 aprile, nel corso di alcuni servizi finalizzati alla bonifica degli uffici giudiziari.
Secondo quanto si è appreso l’apparecchiatura con antenna, funziona a batterie ed è capace di diffondere il segnale captato a circa venti metri di distanza.. Questo fa ritenere agli investigatori che la «talpa» si dovesse trovare a pochi metri dalla stanza per captare il segnale. Di conseguenza gli investigatori, a quello che si è appreso, non possono neanche escludere che si tratti di un magistrato.
LE INDAGINI – Nella stanza dove è stato trovato il dispositivo, Gratteri solitamente tiene interrogatori e concorda le indagini con la polizia giudiziaria. Nelle scorse settimane ci sono state fughe di notizie su alcune inchieste delicate condotte dalla Procura di Reggio Calabria. È il caso, per esempio, delle indagini condotte sul presunto ruolo che avrebbe svolto il senatore Sergio De Gregorio per l’acquisto, per conto di una cosca, dell’immobile che un tempo ospitava una caserma dell’esercito, e sui presunti rapporti tra Marcello Dell’Utri ed un faccendiere, Aldo Miccichè, in merito al voto degli italiani residenti in Sud America.
LA CONFERMA – Il fatto è confermato dal procuratore capo Giuseppe Pignatone: «Mi pare evidente che qualcuno aveva interesse ad ascoltare il lavoro e le impressioni del dottore Gratteri». Il magistrato conferma anche che la stanza spiata era usata dal pm antimafia: «Questo è un dato di fatto oggettivo che l’azione era rivolta a lui, questo è un fatto che ci preoccupa molto». In mattinata era trapelata la voce di un sospettato all’interno della Procura di Reggio Calabria ma su questo punto Pignatone smentisce la circostanza: «Non ci sono elementi che ci fanno pensare a ciò, ma sarà la procura di Catanzaro, competente per territorio su fatti che riguardano i magistrati reggini, a fare le verifiche del caso. Lunedì – ha concluso – trasmetteremo gli atti alla Procura catanzarese compresa la relazione del Ros reggino che sta indagando sull’episodio».
IL MAGISTRATO – Nicola Gratteri è un magistrato (sostituto procuratore distrettuale antimafia di Reggio Calabria) che lotta in prima linea contro la ‘Ndrangheta calabrese e attualmente costretto a vivere sotto scorta. Il 24 giugno 2005 gli viene potenziata la scorta alla scoperta, il 21 giugno nella piana di Gioia Tauro, da parte del Ros dei Carabinieri di un arsenale di armi (un chilo di plastico con detonatore, lanciarazzi, kalashnikov, bombe a mano) che sarebbbero potute servire per un attentato ai danni di Gratteri.
c’è bisogno di una mobilitazione nazionale
L’usura a Molfetta ha necessità di PM come Gratteri per scoperchiare il pentolone.Diamoci una mossa.