Questa foto risale all'estate 2009, un anno prima dell'operazione "Piazza Pulita", attraverso Google maps.
L'abuso, degli abusivi, continua indisturbato; oggi ci occupiamo della postazione che da oltre un anno occupa una "zona franca" visibilissima all'entrata di Molfetta. E' il miglior biglietto da visita per i turisti, l'emblema di quel decoro e igiene che i nostri amministratori offrono alla città.
La sig.ra Spadavecchia Nicoletta (famiglia Diniddio) è la titolare della postazione alla quale, nell'operazione "Piazza Pulita", è stato notificato il decreto di sequestro preventivo perchè accusata del " reato di cui artt. 633, comma 1, e 639-bis c.p., perchè nella sua qualità di commerciante di frutta e verdura in esercizio in Molfetta sul marciapiede in via Terlizzi nei pressi dell'esercizio commerciale MediMax, titolare di licenza per il commercio itinerante di "tibo B" di frutta e verdura (tipologia di commercio che, ai sensi dell'art. 8, comma 3, della legge regionale pugliese 24.7.2001 n. 18 dell'art. 28 D.Lvo 31.3.1998 n. 114, non gli consentiva l'occupazione dello stesso suolo pubblico per un periodo di tempo superiore all'ora per ogni giorno e gli imponeva di spostarsi di almeno 500 metri con divieto di tornare nel medesimo punto nell'arco della giornata), non soltanto occupava, in modo stabile e non itinerante, una parte di pertinenza pubblica destinata ai pedoni (marciapiede), peraltro in misura maggiore di quanto indicato nel provvedimento autorizzante l'occupazione, ma, inoltre protraeva l'occupazione permanente anche negli orari di chiusura di quell'esercizio commerciale.
In tal modo invadeva arbitrariamente immobili pubblici o comunque destinati ad uso pubblico dei cittadini di Molfetta, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto" (così riportava l'ordinanza di sequestro).
Dopo pochi giorni dal sequestro ordinato dalla Procura di Trani il sindacosenatorepresidente Azzollini firma l' “Ordinanza contingibile ed urgente in materia di commercio ambulante” del 21 giugno 2010 con cui, sbeffeggiando l'attività della Procura e dei Carabinieri, assegna 9 nuove postazioni (che diventano 10 il 21 luglio) a pochi metri da quelle sequestrate:
1. Piazzetta 167;
2. Via Caduti sul Mare ang. Via E. Fermi;
3. Via Caduti sul Mare a m. 10 dall'incrocio con Via Tridente direzione Via San F.sc d'Assisi;
4. Via Papa Montini a m. 10 dall'incrocio con Via Martiri di Via Fani direzione Via A. Salvucci;
5. Via S. Allende ang. Via Molfettesi d'Argentina (area parcheggio);
6. Via Leoncavallo (plateatico);
7. Via Cap. de Candia ang. Via Cozzoli;
8. Parallela Via Salvucci, area di parcheggio;
9. Via G. Salvemini ang. Via Ten. Marzocca.
"Le aree individuate, oggetto di concessione temporanea, potranno essere occupate per una superficie totale pari a mq. 20(venti) a mezzo panche mobili", così ordina il Sindaco.
La postazione n. 8, da noi trattata oggi, non solo, non si è mai insediata in Via S. Allende ang. Via Molfettesi d'Argentina (area parcheggio), ma continua ad operare sul marciapiede dov'era prima, lasciando le sue "panche mobili" in fissa dimora di notte e nei giorni festivi.
C'è da aggiungere che la stessa signora è intestataria di un'altra licenza, quella della postazione n. 2 “La Vera Voglia di frutta e verdura” in via Bari n.98, angolo via Quintino Sella. Anche questa postazione fu messa sotto sequestro l'8 giugno scorso perchè in assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa ad occupare suolo pubblico ed in palese violazione al codice della strada.
Ci chiediamo, a due mesi dall'operazione "Piazza Pulita", se la Polizia Municipale, i Carabinieri e la Guardia di Finanza, chiamati dall'ordinanza del Sindaco a controllare, stiano operando per far rispettare le ordinanze sindacali, i regolamenti comunali e il codice della strada.
Inoltre chiediamo al Sindaco Azzollini, pur condividendo l'idea che tutti i cittadini hanno bisogno di inserirsi nel mondo del lavoro, come mai si autorizza la stessa persona ad esercitare l'attività di commercio ambulante su due postazioni?