Molfetta, “zona franca del mar” n. 3 – La Perla del Doge

Esattamente un anno fa il Liberatorio Politico e la sezione molfettese di CittadinazAttiva hanno presentato un esposto alla Procura di Trani, ai Carabinieri e allo stesso Sindaco per denunciare l’occupazione abusiva della battigia da parte dei conduttori del Ristorante la Perla del Doge. Ad oggi non abbiamo saputo nulla delle indagini e neanche dell’eventuale archiviazione.

Sappiamo con certezza invece che il sindaco Azzollini, ha partecipato proprio qualche giorno prima della presentazione dell’esposto al matrimonio del suo addetto stampa presso la Perla del Doge; evidentemente era talmente distratto dai dolci e dallo spumante da non accorgersi che mangiava e ballava proprio su quella parte di battigia occupata in barba alle leggi dello Stato che lui rappresenta.

ESPOSTO DEL 28 AGOSTO 2009

                    Al Procuratore della Repubblicadi Trani
c/o Comando Compagnia Carabinieri di Molfetta

                    Al Comandante Compagnia Carabinieridi Molfetta

                    Al Comandante Stazione Carabinieridi Molfetta

                    Al Sindaco della Città di Molfetta

Oggetto: Occupazione della battigia e zona demaniale da parte dei proprietari e/o conduttori della sala ricevimenti “La Perla del Doge”.

I sottoscritti rappresentanti del Liberatorio Politico e del movimento CittadinanzAttiva Molfetta – Tribunale del malato, espongono quanto segue:

premesso che l’Ordinanza per il turismo e le strutture balneari della Regione Puglia del 4.6.2009 prevede :

Art.1 – comma 9

I Comuni costieri hanno l’obbligo, compatibilmente con le esigenze di tutela ambientale:

– lettera d) di consentire il libero accesso all’arenile ad intervalli non superiori a 150 m., qualora vi siano opere di urbanizzazione a delimitazione del demanio marittimo; lo stesso obbligo grava su ogni altro Ente titolare di infrastrutture che ostacolano il libero accesso all’arenile; in tale seconda ipotesi i Comuni dovranno promuovere l’attività amministrativa finalizzata alla realizzazione degli accessi.

Art. 2 – comma 1

Sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è ASSOLUTAMENTE VIETATO:

– lettera m) organizzare feste, animazioni ed altre forme di intrattenimento all’interno degli stabilimenti balneari, senza autorizzazioni, nulla osta ed altri provvedimenti previsti da normative specifiche, ivi comprese quelle relative all’inquinamento acustico;

– lettera n) occupare con ombrelloni, sedie o sdraio, natanti e/o altre attrezzature mobili ed oggetti di qualsiasi natura la fascia di spiaggia (battigia), ampia non meno di metri 5, destinata esclusivamente al libero transito con divieto di permanenza;

Art. 4 – Capo A – comma 5

– In presenza di arenili di profondità ridotta, la fascia di spiaggia (battigia) destinata al libero transito può essere eccezionalmente rimodulata dalla Regione – Servizio Demanio e Patrimonio – su specifica richiesta del Comune interessato, previa formale acquisizione del parere vincolante della Autorità Marittima, fino al limite minimo di metri 3. Le distanze di cui sopra sono riferite al livello medio del mare e non alla linea di bassa marea.

Art. 4 – Capo A – comma 6

E’ vietata la realizzazione di recinzioni.

Il mancato adempimento di cui all’art. 16 – comma 3 della Legge regionale 17/2006 (rimozione delle recinzioni non autorizzate), costituisce grave violazione agli obblighi concessori e, pertanto, motivo di immediata ed automatica decadenza.

Per una migliore identificazione dell’area in concessione è consentito posizionare, fronte – terra, delimitazioni con sistema a giorno aventi altezza massima non superiore a m. 1,50, realizzate con paletti in legno comunque orditi.

Al fine di assicurare l’uniformità per ambiti territoriali, i Comuni devono emanare disposizioni in ordine alla loro forma, tipologia e colore.

Le porzioni di arenile devono essere, invece, obbligatoriamente delimitate con singoli paletti in legno collegati con ricorsi di corda. Non è consentita alcuna diversa perimetrazione.

Il fronte mare deve restare, comunque e sempre, libero al transito.

… omissis.

Art. 4 – Capo A – comma 8

I concessionari devono garantire il transito libero e gratuito al pubblico, per l’accesso alla battigia, qualora non esistano accessi alternativi in ambiti non superiore a metri 150, a sinistra o a destra rispetto all’ingresso della concessione.

…omissis…

I concessionari devono comunque assicurare il libero e gratuito transito per consentire il raggiungimento della battigia da parte di tutti i soggetti diversamente abili e di un loro accompagnatore.

Costituiscono gravi violazioni agli obblighi concessori e, pertanto, motivo di immediata ed automatica decadenza l’accesso ed il transito libero negato, in assenza di varchi pubblici alla spiaggia in ambito pari o inferiore a quello sopra indicato.

Tenuto conto che:

– I proprietari della sala ricevimenti “La Perla del Doge” sita sulla statale Molfetta-Giovinazzo hanno occupato con la loro struttura anche la zona demaniale e la battigia impedendo, di fatto, la fruibilità della spiaggia e il libero passaggio che le leggi vigenti consentono ad ogni cittadino.

Chiedono alle SS.VV. alla luce delle suddette premesse e considerazioni nelle rispettive competenze, di verificare:

-se l’ampliamento della struttura in oggetto può considerarsi legittima;

-se la concessione demaniale e tutte le leggi collegate sono state rispettate;

– se le attività che si svolgono sulla zona demaniale soprattutto nelle ore notturne, con grave inquinamento acustico, sono coperte da regolari permessi e agibilità;

– se tutta la struttura ha ottenuto l’agibilità dagli uffici competenti per le attività che vi si svolgono;

– se esistono responsabilità amministrative e/o penali a carico di Dirigenti, funzionari pubblici e cittadini che abbiano contribuito, a qualche titolo, a favorire l’occupazione totale dell’area demaniale, qualora la stessa risultasse in contrasto con le leggi vigenti.

Liberatorio Politico – CittadinanzAttiva – Molfetta

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Una risposta a “Molfetta, “zona franca del mar” n. 3 – La Perla del Doge”

  1. andate a vedere alla perla del doge ogni giorno ,si forma della schiuma in mare con oggetti che non c’entrano niente con l’ambiente marino

I commenti sono chiusi.

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