Nell’ambito di controlli predisposti dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, i militari della Stazione Navale di Bari hanno effettuato un sequestro di marijuana a bordo del peschereccio «Maria Madre» ormeggiato nel porto di Bisceglie. Oltre ai 112,5 kg. di marijuana, per un valore di mercato di oltre un milione di euro, sono stati sottoposti a sequestro il peschereccio, un furgone, 8.285 euro in contanti, 4 bilancini elettronici di precisione, 3 coltelli e 44 cartucce calibro 32.
Sono state arrestate 5 persone, di cui tre di Molfetta, tutti incensurati; devono rispondere di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. Tra i molfettesi arrestati c’è il comandante del “Maria Madre”, un uomo di 45 anni. I cinque arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Trani a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
La sostanza stupefacente sarebbe stata rinvenuta nel vano motore del natante che aveva fatto rientro in porto da qualche ora. E proprio il quantitativo importante di marijuana presente ha indotto i militari a effettuare perquisizioni, con l’ausilio di cani antidroga, anche presso le abitazioni del comandante, dei tre componenti dell’equipaggio e della quinta persona presente a bordo. Le perquisizioni domiciliari non avrebbero prodotto risultati.
Il ritrovamento della marijuana a bordo del peschereccio apre nuovi scenari. Dopo gli scafisti albanesi che scaricavano marijuana lungo il litorale tra Molfetta e Bisceglie, ora la strategia cambia? Per evitare i controlli in mare si preferisce far viaggiare la droga sui pescherecci? Allora anche gli investigatori dovrebbero cambiare strategia e cominciare a controllare non solo la catena dell’imprenditoria del mare, fino alla gestione del pescato al mercato di piazza Minuto Pesce, ma anche la catena molfettese di alcuni bar gestiti da famiglie di pregiudicati e non. Naturalmente questo episodio infanga la marineria molfettese costituita in maggioranza da gente di mare autentica, onesta e laboriosa che ha dato anche la vita per portare il pane in famiglia.
L’ultimo arresto, portato a segno dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Molfetta, di una 35enne nel centro storico sorpresa in possesso di un chilo e mezzo di marijuana, 35 proiettili calibro 7,65 e di 800 euro, ormai deve portarci alla consapevolezza che la città è tornata ad essere una piazza importante dello spaccio di droga.
Speriamo che la sinergia d’indagine, tra Guardia di Finanza e Carabinieri, liberi definitivamente la città dalla nuova occupazione da parte delle stesse famiglie malavitose che si resero protagoniste delle grandi operazioni antidroga degli anni ’90. Le strategie e tecniche di spaccio, diverse da quelle usate 25 anni fa, e il coinvolgimento di persone incensurate, e prestanome, rende più difficili le indagini ma la collaborazione della cittadinanza renderà ancora più efficace l’azione degli investigatori. Seguiamo insieme i percorsi delle biciclette elettriche.
articoli correlati:
Raffica di controlli a Bari e Molfetta: 9 arresti e 3 Kg di droga sequestrati – le FOTO