Mazzette al «sistema» anti-tasse, il fisco ci ha rimesso 300 milioni

pagina1_copy20di Vincenzo Damiani – corrieredelmezzogiorno.corriere.it

La nuova rete di corruzione che avrebbe scoperto la guardia di finanza avrebbe provocato un buco erariale di dimensioni definite dagli inquirenti «importanti». Se il primo capitolo dell’inchiesta «Gibbanza», l’indagine sulle presunte sentenze tributarie pilotate, aveva scoperto un danno alle casse dello Stato di circa 100 milioni di euro, nel secondo filone investigativo la cifra sarebbe pressoché raddoppiata. Se l’indiscrezione dovesse trovare conferme, sarebbe la testimonianza di un malaffare diffuso. Il meccanismo che sarebbe stato svelato dall’inchiesta coordinata dal pm Isabella Ginefra ricalcherebbe quello già svelato lo scorso novembre: in sostanza, imprenditori, aziende ma anche privati cittadini sanzionati dal Fisco si sarebbero rivolti a giudici e componenti delle commissioni tributarie, per il tramite di avvocati e commercialisti, per evitare o ridurre la sanzione. In cambio sarebbero state versate mazzette o semplici regali, a seconda dei casi. Più lobby, diversi «comitati d’affari» avrebbero condizionato e indirizzato le sentenze tributarie in favore dei contribuenti evasori. E, probabilmente, hanno continuato a farlo, ad agire nel buio nonostante il blitz di sei mesi fa. E’ quanto emergeva già nelle 619 pagine della richiesta per l’applicazione di misure cautelari nel primo filone dell’inchiesta, che portò all’arresto di 17 professionisti (4 in carcere e 13 ai domiciliari) tra commercialisti, avvocati e giudici, accusati di aver messo in piedi un presunto sistema corruttivo in grado di pilotare le sentenze tributarie.


Adesso, un nuovo terremoto giudiziario si sta per abbattere. Il secondo capitolo dell’indagine è praticamente chiuso e, secondo fonti investigative, vede coinvolti almeno una decina di professionisti baresi. Due mesi fa la pm inquirente, Isabella Ginefra, aveva chiesto una proroga delle indagini di sei mesi per svolgere ulteriori «accertamenti bancari». Adesso sembra che i tempi siano maturi, grazie anche alla «collaborazione» del principale indagato, il giudice tributario Oronzo Quintavalle, noto anche come Sandro, commercialista 53enne di Bari. L’uomo fu arrestato lo scorso 4 novembre e fu interrogato cinque volte dagli inquirenti. Proprio le sue dichiarazioni rese alla magistratura avrebbero permesso di fare luce su ulteriori aspetti.

Nel secondo filone dell’inchiesta, sarebbero coinvolti almeno un’altra decina di professionisti, tra questi figurerebbero un giudice tributario, tre cancellieri delle stesse commissioni provinciali, alcuni commercialisti di Bari e provincia e un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Nelle settimane scorse, il pm aveva chiesto al gip Sergio Di Paola di poter eseguire un incidente probatorio per cristallizzare quanto dichiarato da Oronzo Quintavalle, ma il giudice ha rigettato la richiesta. Il rifiuto, però, non ha bloccato l’attività investigativa che, anzi, è sostanzialmente delineata. Già nella richiesta delle 17 misure cautelari del novembre scorso, il pm inquirente scriveva: «Esistono e operano in modo sistematico ed intenso comitati d’affari al quale aderiscono giudici tributari, dipendenti pubblici e professionisti e che hanno ad oggetto proprio l’asservimento della funzione giudiziaria agli interessi privati dei soggetti coinvolti».

Quindi, non esisterebbe solo un unico «comitato d’affari» che avrebbe avuto come perno centrale il giudice-commercialista Oronzo Quintavalle, bensì più lobby. Questo punto è sottolineato in un secondo passaggio. «Sebbene – scrive ancora Isabella Ginefra – le indagini relative al presente procedimento sono limitate al comitato d’affari ed alla molteplicità di fatti emersi e che hanno come fulcro, come appena detto, il giudice Quintavalle, tuttavia deve sottolinearsi che sullo sfondo si delinea l’esistenza di più comitati d’affari – ciascuno facente capo ad un diverso soggetto – finalizzati al mercimonio della funzione giudiziaria tributaria e che merita approfondimenti ulteriori». Uno di questi presunti comitati d’affari sarebbe stato interno persino alla stessa agenzia delle Entrate. Secondo quanto sarebbe stato accertato dalle fiamme gialle, alti funzionari dell’ente suggerivano e indicavano a commercialisti, avvocati e contribuenti «amici» un «sistema alternativo – sottolinea il pm – che consentiva di operare in favore dei contribuenti sovvertendo o mitigando gli esiti delle verifiche fiscali innanzi alle commissioni tributarie». Non solo: «In alcuni casi – scriveva ancora la pm – veniva emesso da funzionari compiacenti dell’agenzia delle Entrate un atto volutamente viziato in modo che vi fosse spazio per l’annullamento, sia in sede di autotutela, sia innanzi alle commissioni tributarie».

www.telesveva.it – 

Operazione Gibbanza: secondo capitolo. Altre dieci persone coinvolte

Gli uomini in “odore di mafia” sotto il patrocinio del sindaco Azzollini

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi