
Via i sigilli da uno dei lotti sequestrati nell’operazione “Mani sulla città”, che lo scorso 23 giugno ha portato all’arresto di nove persone, tra cui il dirigente del settore Territorio, Rocco Altomare, e all’iscrizione sul registro degli indagati di altre 51 persone.
Lo ha deciso mercoledì il tribunale di Trani in sede di riesame.
Il collegio, competente in materia di misure cautelari che comprendono sequestri di beni, ha così accolto l’istanza dell’avvocato Maurizio Masellis, legale della proprietà dell’area su cui era stata progettata la costruzione di alcune villette a uso abitativo.
Secondo i giudici, non ci sarebbe da parte dei proprietari Innominato e De Cesare il pericolo di commissione o di aggravamento del reato.
Lo stesso tribunale ha evidenziato come la pubblica amministrazione potrebbe rivedere le decisioni istruttorie alla luce delle vicende giudiziarie.
La linea della difesa è stata supportata da una consulenza tecnica di parte. Particolare attenzione è stata prestata all’articolo 34.1 delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, che riguarda la riqualificazione di opifici dismessi: proprio il caso dell’area sequestrata, a ponente della città.
Quello presentato dall'avv. Masellis è stato il primo sequestro discusso dalla sezione collegiale.