
Tra le parti civili ammesse anche Regione Puglia, Amtab, Amgas e Figc. La prossima udienza fissata per il 2 ottobre. Mentre deve ancora iniziare ilò processo con rito abbreviato ad altre 109 persone fra le quali l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri – fonte: bari.repubblica.it
La Regione Puglia, i Comuni di Bari e di Altamura, il ministero dell’Interno, le municipalizzate baresi Amtab e Amgas, la Figc e l’Associazione Libera sono state ammesse come parte civile al processo in corso a Bari a carico di 15 degli oltre cento imputati coinvolti nell’inchiesta Codice interno che ha svelato presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina.
Sono stati invece esclusi il ministero della Giustizia e il ministero dell’Economia e Finanze perché non hanno allegato le ragioni della domanda e il danno subito; per lo stesso motivo è stato estromesso, limitatamente a un capo d’imputazione, il ministero dell’Interno. La costituzione della Federazione calcio riguarda la presunta combine, da parte di due dei 15 imputati, di due incontri di calcio tra Corato e Fortis Altamura nel 2017 e nel 2018 (Eccellenza pugliese).
L’indagine, lo scorso 26 febbraio, portò a 130 arresti, tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la moglie, all’epoca dei fatti consigliera comunale, Maria Carmen Lorusso e il padre di quest’ultima, l’oncologo Vito Lorusso. Portò anche all’amministrazione giudiziaria di Amtab per presunte infiltrazioni mafiose, in particolare nella gestione delle assunzioni. A seguito di questo a Bari il ministero del’Interno inviò una commissione di accesso, che è tuttora al lavoro, per valutare se vi siano infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari e se ci siano le condizioni per lo scioglimento.
La prossima udienza è stata fissata per il 2 ottobre quando deporranno alcuni collaboratori di giustizia e i verbalizzati. Per oltre 124 imputati sono stati chiesti riti alternativi: per i 15 coinvolti oggi è iniziato il processo immediato, altri 109 (tra cui Olivieri) hanno chiesto il rito abbreviato.
Anche il Comune di Bari, come detto, è tra le parti civili e Palazzo di città in una nota spiega che oggi “nel corso della terza udienza del processo è stata ammessa la costituzione di parte civile del Comune di Bari, rappresentato dagli avvocati Chiara Lonero e Tommaso Pontassuglia” mentre “sono state rigettate tutte le eccezioni sollevate dalle difese degli imputati”.
“I fatti che emergono dall’inchiesta rappresentano una grave lesione dell’ordine pubblico, della sicurezza collettiva, dell’immagine della città e dell’integrità dei suoi cittadini – commenta il sindaco Vito Leccese per la prima volta in aula da primo cittadino – Siamo molto soddisfatti di questo risultato che non rappresenta solo un fatto simbolico ma assume un valore sostanziale rispetto alla scelta netta del Comune di Bari di schierarsi dalla parte della legalità, a tutela dei diritti e dei valori fondanti la nostra comunità“.