
L’inchiesta riguarda le ultime elezioni comunali di Bari. Le ordinanze coinvolgono, tra gli altri, esponenti di un clan mafioso operante a Valenzano collegato con i Parisi di Bari – fonte: Giovanni Longo, Isabella Maselli, Massimiliano Scagliarini – www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Diciannove persone, 17 in carcere e due ai domiciliari, sono state arrestate oggi tra Bari, Palermo e Taranto, accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio, finalizzata alla corruzione elettorale e scambio elettorale politico-mafioso. L’ordinanza è emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Le misure sono state eseguite da parte di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. L’inchiesta riguarda le ultime elezioni comunali di Bari, e in carcere è finita anche Francesca Ferri, di Valenzano, capogruppo di Italia Popolare. Ai domiciliari, tra gli altri, l’imprenditore barese Nicola Canonico, attuale presidente del Foggia Calcio ed ex consigliere regionale. Nelle elezioni comunali di Bari, Canonico era il referente della lista del centrodestra in cui venne eletta la Ferri, poi passata con la maggioranza. In carcere anche Filippo Dentamaro, compagno della Ferri. Tra gli indagati figura anche Michele D’Atri, ex sindaco di Grumo.
Le indagini e le intercettazioni
L’inchiesta, battezzata «Valenza», prende le mosse dalle indagini svolte per lo scioglimento del Comune di Valenzano, ed è coordinata dai pm Fabio Buquicchio e Michele Ruggiero. Le ordinanze sono firmate dal gip Rossana De Cristofaro e riguardano, tra gli altri, esponenti di un clan mafioso operante a Valenzano collegato con i Parisi di Bari.
Nelle intercettazioni la Ferri si lamenta del fatto che alcune persone che avevano promesso il voto le mandavano la foto fatta da qualcun altro: «È successo pure a me alle Regionali. Sono dei truffatori». La funzione di Canonico è sostanzialmente quella di garante. Viene riconosciuta la sua partecipazione all’associazione a delinquere per le elezioni comunali di Bari del maggio 2019. Secondo l’indagine, risolveva le piccole contese tra candidati nella lista “Sport Bari Dirella Sindaco” (in cui è stata eletta la Ferri) e gli elettori, e garantiva la copertura economica rispetto alle promesse di voto. Sono state documentate le riunioni a casa di Canonico per definire la strategia.
Durante le intercettazioni, andate avanti fino a tutto il 2019, è emerso anche che la Ferri, dopo l’elezione, ha fatto depositare una enorme quantità di rifiuti prodotti durante una festa a casa sua il 30 maggio 2019, in un’area vicina alla zona di Barialto. «Noi – diceva la donna al telefono – comandiamo più a Casamassima che a Bari». Secondo l’indagine in una discussione tra il compagno della Ferri e il boss Buscemi, verso le elezioni di Valenzano, quest’ultimo racconta: «Ho detto sì a tutti tranne che a uno, che ho fatto andare via pallido, che durante la campagna elettorale diceva di essere il paladino della giustizia. Gli ho detto che gli avrei dato 100 voti se si fosse fatto una foto con me da mettere su Facebook».
C’è un episodio che – secondo l’accusa – potrebbe spiegare la caduta della giunta di Valenzano. Ferri e il compagno, insieme al boss, avrebbero programmato di infiltrare due consiglieri in maggioranza e due in opposizione. «Se non ci seguono – spiega il compagno della Ferri, Filippo Dentamaro, al boss Buscemi – io non avrò difficoltà a tirare la catena». La coppia avrebbe fatto elenchi dei votanti, cercando di mapparne la residenza sul territorio. In alcuni casi – secondo le indagini della Finanza coordinate dal colonnello Luca Cioffi – avrebbero proceduto addirittura al ritiro della tessera elettorale. I voti costavano tra i 25 e i 50 euro.
I NOMI: In carcere sono finiti Salvatore Buscemi, Vito De Caro, Ottavio Di Cillo, Giuseppe Di Lorenzo, Filippo Esposito, Danilo Fusco, Erasmo Labarile, Giovanni Pasca, Matteo Radogna, Davide Russo, Alessandro Speziga, Antonia Stramaglia, Michele Terlizzi, Luca Ventrella, Filippo Dentamaro, Francesca Ferri. Ai domiciliari Giuseppe Buscemi e Nicola Canonico.