Una nuova rassegna culturale potrebbe essere proposta dalla Fondazione Vincenzo Maria Valente (diretta da Pietro Centrone) anche per la stagione estiva 2013, “Luci e Suoni a Levante” (con sottotitolo “Luci ed ombre a sanatoria), e l’aperitivo potrebbe essere stato proprio lo spettacolo di Gigi Proietti, di cui abbiamo scritto ieri. Gli atti amministrativi a sanatoria sono stati, purtroppo, il punto distintivo della giunta Azzollini. La delibera che ci ha più colpito l’anno scorso, per cui abbiamo inoltrato un esposto agli organi competenti, è stata la delibera n.93 .
Al secondo comma della premessa, di quella delibera, si dichiarava: “a seguito della scomparsa del prof. Valente avvenuta il 4 luglio del 2003 con delibera di Consiglio Comunale n. 62 del 29 settembre del 2003 si prendeva formalmente atto delle disposizioni testamentarie dello Statuto della Fondazione”. Peccato che non abbiano riportato tutto il deliberato della delibera n.62 che diceva: “IL CONSIGLIO COMUNALE – PRENDE ATTO
1. delle disposizioni testamentarie del prof. Valente Vincenzo e dello Statuto della Fondazione dallo stesso costituita in cui è previsto che il Sindaco pro-tempore di Molfetta faccia parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione stessa.
2. prende atto altresì dell’impegno del Sindaco a riferire al Consiglio sulla consistenza del patrimonio del de cuius e della conseguente possibilità di soddisfare le condizioni testamentarie che impongono alla Fondazione di utilizzare i beni per la promozione e realizzazione di quanto stabilito nel testamento.
Infatti il sindaco pro-tempore Tommaso Minervini s’impegnava a riferire al Consiglio sulla consistenza del patrimonio del de cuius e della conseguente possibilità di soddisfare le condizioni testamentarie che impongono la Fondazione di obbligare i beni per la promozione e realizzazione di quanto stabilito nel testamento stesso. Da allora nè T. Minervini e, tanto meno, Azzollini hanno mai riferito in aula sulla vicenda, o per lo meno non ci sono atti amministrativi nel sito del Comune che lo testimoniano.
Ma c’è di più, il terzo comma della premessa della stessa delibera de quo dice: l’art. 2 dell’atto di costituzione della Fondazione Musicale “Vincenzo Maria Valente” recita: “…la sua finalità è quella di dare incremento al livello culturale della città di Molfetta ed in particolare a quello musicale…in tal senso la Fondazione si propone la gestione di manifestazioni ed istituzioni artistiche permanenti …concerti di alto livello, stagioni concertistiche, concorsi musicali, convegni culturali..“.
Non conosciamo l’estensore della delibera ma siamo certi che ha avuto un buon suggeritore nel riportare solo quello che in questi anni hanno voluto far credere che fosse la Fondazione Valente; l’articolo originale riporta altro:
“… Art.2 –
La Fondazione non ha per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali e pertanto non ha scopo di lucro, é apolitica e aconfessionale.
La sua finalità è quella di dare incremento al livello culturale della città di Molfetta e in particolare a quello musicale.
Principio ispiratore della Fondazione è la promozione in tutti gli strati sociali di un processo formativo che consideri la musica il suo valore educativo, prima ancora di quello professionale, spettacolare, ricreativo e terapeutico: l’educazione musicale infatti, costituisce un diritto del cittadino.
In tal senso, la Fondazione si propone la gestione di manifestazioni ed istituzioni artistiche permanenti: concerti di alto livello, stagioni concertistiche, concorsi musicali, convegni culturali, conferenze, attività continuativa di un coro polifonico, di un’orchestra, produzioni video e audio, complessi da camera, strumentali e vocali.
Collegata alla scuola Popolare di Musica “A.Dvorak”, ma nettamente staccata dal punto di vista amministrativo, mirerà ad incrementare la scolastica musicale, creando premi e concorsi musicali al fine di incoraggiare giovani talenti di ogni età all’arte della musica anche con finalità non professionali…”
Forse è giunto il momento di fare chiarezza sulla gestione “familiare” della Fondazione Valente che ha avuto in se un palese conflitto d’interessi; il sindaco Azzollini, o suo delegato, è membro del consiglio d’amministrazione e non è accettabile che una Giunta Comunale eroghi 180mila (senza contare tutti gli altri contributi) euro ad una Fondazione di cui faccia parte il sindaco o suo delegato (esiste una delibera di giunta che ha nominato un delegato?).
A questo si aggiunga che il presidente della Fondazione, Pietro Centrone, è il cognato del sindaco Azzollini e la tipografia che da anni stampa quasi tutto il materiale di comunicazione e promozione dei concerti finanziati dal comune è la tipografia della famiglia Azzollini-Mezzina.
Per concludere abbiamo riscontrato delle anomalie nella pubblicazione di quella delibera, non esisteva un responsabile del procedimento e non era allegata l’attestazione di copertura finanziaria e regolarità contabile a firma del Dirigente del Settore Economico-Finanziario.
Quest’ultima illegittimità non ci ha consentito di conoscere le voci di bilancio con cui si finanziavano i concerti, nè il cittadino può andare alla ricerca della delibera originale, le delibere vanno affisse integralmente.
Pertanto, per i motivi appena esposti, si chiedono le dimissioni del presidente della Fondazione Valente dott. Pietro Centrone e l’istituzione di una commissione d’Indagine comunale che faccia luce sulla gestione della Fondazione Valente, e in attesa dei risultati il Comune sospenda l’adesione alla stessa Fondazione.