Zona artigianale Giovinazzo2
Foto: © GiovinazzoLive.it
Giunge in aula la lottizzazione nella zona artigianale di Giovinazzo. L’inchiesta della procura di Bari a settembre del 2010 aveva portato al sequestro di 146 villette in contrada Chiuso del Nero, nelle vicinanze del campo sportivo.
Lottizzazione abusiva e violazione del testo unico delle norme sull’edilizia i reati contestati, oltre ad altri cosiddetti “satelliti”, a vario titolo dal sostituto procuratore Renato Nitti ai 173 indagati.
Il dibattimento prenderà il via il prossimo 14 giugno a Bitonto, nella sezione distaccata del tribunale di Bari.
Dinanzi al giudice monocratico compariranno nomi eccellenti e meno noti di Giovinazzo, e ancheindagati molfettesi. Si tratta di circa venti persone, tra rappresentanti legali, amministratori e soci di aziende del settore edile. Ma anche proprietari e assegnatari dei lotti.
Il Piano regolatore di Giovinazzo aveva previsto per la vasta area il rapporto 75-25%. La percentuale più alta avrebbe dovuto esprimersi in unità artigianali e la restante parte a insediamenti abitativi. Questo, secondo la procura del capoluogo, non sempre sarebbe avvenuto e quindi avrebbe alterato il carico urbanistico.
Per ogni lotto si sarebbero potuti realizzare tre piani, di cui uno (interrato) da destinare a garage, uno (piano terra) all’attività artigianale e uno (il primo) per gli uffici e l’abitazione dell’artigiano. Di fatto nelle unità immobiliari non vi sarebbe traccia di questa suddivisione, «anzi i tre piani – sostiene la procura –sarebbero stati adibiti a locali esclusivamente residenziali e esternamente sono stati realizzati balconi che, invece, non sono previsti nei lotti artigianali».
Punta alla modalità di rilascio delle licenze edilizie uno degli imputati, un noto imprenditore molfettese. Secondo il suo difensore, l’avvocato Maurizio Masellis, i fabbricati realizzati sarebbero stati realizzati in ossequio alle autorizzazioni comunali.