Dopo il Tg2 Dossier con l'inchiesta "Terra avvelenata", anche Maurizio Torrealta, con l'inchiesta di Rainews "Non solo navi. L'Italia dei veleni", si occupa di Molfetta e delle bombe a caricamento chimico presenti nelle nostre acque.
Ormai sono trascorsi due anni dalle prime interrogazioni al Sindaco e da un anno dall'esposto presentato alla Procura di Trani e al Prefetto di Bari sulla difficile situazione che si è venuta a creare a Molfetta da quando gli involucri delle bombe chimiche presenti nel nostro mare da oltre 60 anni si stanno deteriorando e rilasciando le pericolose sostanze chimiche in esse contenute.
Mentre il silenzio proveniente dai Palazzi è sempre più assordante e il sindaco senatore Azzollini continua a pensare alla costruzione del suo porto fantasma, sabato scorso un altro giovane pescatore molfettese è stato investito, durante una battuta di pesca, da schizzi di una sostanza presumibilmente tossica.
Gli è stato diagnosticato un edema palpebrale all’occhio sinistro da ustione chimica di I-II grado. Non si può escludere che la lesione possa essere stata causata da una delle tante possibili sostanze tossiche che caricano le bombe chimiche.
Speriamo che il Prof. Assennato non imputi anche questo incidente alla ormai famosa “alga tossica” che “fiorisce” in altri periodi estivi e non ad aprile.
Chiediamo ancora una volta al Sindaco Senatore di rispondere alle numerose interrogazioni a cui non ha mai risposto e ci dica che cosa sta facendo per la salute dei cittadini. La bonifica della zona portuale ci interessa, ma non per costruire il nuovo porto, perchè quello non sarà mai costruito, ma per salvaguardare i pescatori e tutti i cittadini.
L’estate è alle porte e non sappiamo cosa è stato fatto e cosa s’intende fare per lo specchio antistante Torre Gavetone dove migliaia di cittadini si bagnano ignari del pericolo che corrono.