L’incubo dei «furti in casa»: nel Barese sei al giorno

Bande specializzate fanno razzia nei quartieri del centro e ville: venerdì e sabato sono i giorni preferiti, i quartieri più colpiti sono quelli del centro – fonte: Luca Natile – www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Il furto in casa, tra incubo e rassegnazione. Una delle paure più ricorrenti che assalgono i baresi, in particolare sul fare dell’estate e fino alla settimana di Ferragosto, è tornare a casa e trovarla svaligiata. Un timore che ha ripreso improvvisamente ad agitare in queste settimane i sonni inquieti di quanti vivono in particolare a Murat, Poggiofranco, Carrassi, Libertà e Madonnella. Una recrudescenza che ha fatto salire il numero delle segnalazioni e delle denunce.

Quest’anno la necessità di risparmiare ha portato i baresi a redistribuire i periodi di vacanza. La percentuale di chi è partito in pieno agosto è stata la più bassa degli ultimi dieci anni con un calo del 10% rispetto al 2023, mentre sono aumentati quelli a giugno e luglio.

I topi di appartamento si sono comportati di conseguenza, adeguandosi alle nuove partenze. La fine di agosto ed i primi giorni di settembre, quando un tempo era concentrato il controesodo dei vacanzieri e il ritorno a casa, sono diventati per i ladri periodi di lavoro e l’allarme furti è tornato a cavalcare il passaparola.

Il 52,8% delle famiglie mette la paura del furto in casa in cima alle proprie preoccupazioni. Secondo l’Istat poi, ogni 100 razzie, più di 90 restano senza colpevole.

Anche se l’allarme «topi d’appartamento» a ben guardare non sarebbe giustificato dalle statistiche che indicano invece una diminuzione costante negli ultimi 10 anni. Ma si tratta comunque di un reato in grado di toccare le corde più profonde dell’animo umano.

Come dimostrano le statistiche ladri rispettano spesso un copione. Adottano comportamenti diversi a seconda della città e del quartiere in cui operano. A Bari si registra ovviamente una percentuale più alta della media metropolitana anche se alla fine dell’estate i predoni si spostano in massa nelle ville di campagna.

I mesi più caldi sono marzo, aprile, luglio, agosto e dicembre. A settembre, un tempo i ladri a Bari andavano in vacanza ma non è più così. Venerdì e sabato sono i giorni preferiti, mentre la domenica fa registrare meno razzie. I quartieri più colpiti sono quelli del centro.

Il furto in casa resta purtroppo un’esperienza molto diffusa: ogni giorno quasi 6 famiglie di Bari e provincia subiscono la visita dei ladri e il 44,5% conosce vicini e amici che sono stati vittime di intrusioni all’interno delle mura domestiche (dal Rapporto dell’Osservatorio sulla sicurezza della casa realizzato da Censis e Servizio analisi criminale del Ministero degli Interni).

L’indice che misura il livello di sicurezza nelle 106 province italiane, considerando le denunce nell’arco di 12 mesi per 18 tipologie di reato (dati estratti dal database interforze del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno) ci dice che Bari con le sue 3.631,4 denunce per reati di ogni genere ogni 100mila abitanti (44.416 totali) è nelle top 30 delle province con il tasso di criminalità più alto. Nello specifico i furti in appartamento nel 2022 sono stati 1.944, ossia 158,9 ogni 100mila abitanti. In media più di 5,71 razzie al giorno.

Uno studio di Confabitare, l’associazione proprietari immobiliari, riferito al 2023, indica per Bari un aumento delle razzie che oscilla tra il 10 e il 14% rispetto al dato 2021/2022. Bande specializzate di ladri d’appartamento battono l’area metropolitana ogni notte.

Accanto alla malavita barese «specializzata» c’è anche quella che arriva dall’Est Europa o dall’Africa del Nord. Dalle analisi della Dia emerge come negli ultimi anni anche a Bari lo scenario criminale stia cambiando con i reati a carattere predatorio spesso appannaggio non solo degli stessi baresi ma anche di georgiani, romeni, marocchini, ucraini, croati, moldavi, russi, tunisini.

Come viene gestita questa specie di filiera etnica dei furti in appartamento? Oro e gioielli finiscono direttamente nelle mani dei ricettatori specializzati di Bari e di Napoli che pagano meglio. Il resto finisce nel mercato nero locale.

I numeri della Questura, resi noti nel corso dell’ultima festa della Polizia, sono più rassicuranti. Dicono infatti che nell’area metropolitana si è assistito a un calo dei reati segnalati all’autorità giudiziaria dell’8%, nella città di Bari del 5%. Relativamente ai reati di maggiore gravità i furti hanno fatto registrare un meno 8%, con una netta riduzione, ha puntualizzato il questore Signer nella sua relazione annuale, di quelli in abitazione, negli esercizi commerciali, di autovetture e su auto in sosta. Unico dato in controtendenza, quello dei furti di motocicli che ha fatto registrare un aumento del 12%. Diminuite anche le rapine (meno 17%), ma con un aumento di quelle commesse sulla pubblica via (più 8%).

 

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