Incontro con il Generale Fabio Mini, nella Sala Consiliare del Comune di Colleferro, a cura del giornalista e scrittore Gianluca Di Feo: l’industria bellica come motore di sviluppo economico o come spreco di risorse per lo sviluppo?
La storia di Colleferro è stata segnata dal rapporto con la produzione militare, che dalla fine del XIX secolo è stata spesso considerata da politici e imprenditori come un volano di progresso, mentre forniva gli strumenti per conflitti sanguinosi senza precedenti per l’umanità.
Ma nel XXI secolo che senso può avere l’investimento negli armamenti?
Fabio Mini, Generale di corpo d’armata, è stato Capo di Stato Maggiore del Comando N.A.T.O. per l’Europa meridionale e a partire dal gennaio 2001 ha guidato il Comando Interforze delle operazioni nei Balcani. Dall’ottobre 2002 è stato Comandante delle operazioni di pace in Kosovo a guida N.A.T.O., nell’ambito della missione KFOR (Kosovo Force). Autorevole e riconosciuto commentatore di questioni geopolitiche e di strategia militare, è membro del Comitato Scientifico della rivista “Geopolitica” ed è autore di diversi libri.
Gianluca Di Feo, giornalista, è specializzato in inchieste. Da vent’anni, prima al “Corriere della Sera” e ora a “L’Espresso”, si occupa di criminalità organizzata, corruzione, traffico d’armi e servizi segreti. È autore del libro “Veleni di Stato” e co-autore, insieme al magistrato Raffaele Cantone, del libro “I Gattopardi”.
Una produzione “Ecosin” a cura di Morgana Production s.r.l.
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