Le costituzioni di parte civile non si fanno a parole o per affidare incarichi agli avvocati

Apprendiamo con stupore dalla stampa locale on line la sensazionale notizia. Il Comune si costituirà parte civile in un eventuale nuovo processo sulla strage della Moby Prince.

A dire il vero la notizia è ancora ufficiosa perché si tratta solo di un pensiero del vice presidente del consiglio comunale, che ha voluto interpretare la volontà del sindaco Azzollini ed ha espresso formalmente al sindaco di Livorno la disponibilità a portare in consiglio comunale di Molfetta un ordine del giorno che impegni l’amministrazione comunale a costituirsi parte civile in un eventuale processo sulla strage della Moby Prince, in cui morirono 140 persone fra cui 4 marinai molfettesi. Sicuramente encomiabile la proposta del vice presidente Armenio; speriamo che maggioranza e minoranza presentino un ordine del giorno articolato che impegni l’amministrazione comunale a costituirsi parte civile anche in altri procedimenti penali aperti contro dirigenti, dipendenti comunali e politici, se gli stessi fossero rinviati a giudizio.

L’amministrazione comunale invece che tutelare i propri interessi, diritti e immagine attraverso la costituzione di parte civile contro consiglieri comunali, assessori e  dirigenti, implicati in indagini delicatissime con accuse gravi che vanno dalla concussione al voto di scambio, se ne lava le mani.

Il 5.03.2007 con delibera di Giunta n. 31, invece che nominare un legale per costituirsi parte civile nell’eventuale processo per il procedimento penale N. 7964/04, regala al Dott. Vincenzo de Michele e al Rag. Gaetano Caputi, insieme ad altri nove dipendenti comunali, altrettanti avvocati che costeranno un bel po’ di soldoni alle casse comunali. C’è da precisare che l’avvocato di un Operatore di Polizia Municipale risulta essere un certo avv. Nicola Camporeale, e se lo stesso si identificasse nel Presidente del Consiglio Comunale in carica, diremmo   che ci sarebbe una sorta di conflitto d’interesse. Come potrebbe il Presidente difendere gli interessi del Consiglio Comunale e della comunità se difende gli interessi del dipendente? Ma non parliamo solo delle costituzioni di parte civile mancate. L’amministrazione comunale ha sempre investito nelle costituzioni giudiziarie enormi risorse senza raggiungere mai obiettivi soddisfacenti. 

Noi oggi chiediamo conto di queste cattiva gestione del danaro pubblico. Oltre al riscontro cartaceo, chiediamo al Sindaco e alle forze politiche presenti in consiglio comunale di promuovere una seduta monotematica del C.C. in cui si informi la cittadinanza sull’esito delle tante costituzioni di parte civili che tante risorse economiche sono costate, ma altrettanto poche risorse hanno fatto incamerare all’ente pubblico.

Si vuole conoscere, dei tanti procedimenti, qual’ è stato l’esito delle seguenti costituzioni di parte civile:

1) Procedimento penale n.3638/01 R.G. aperto nei confronti della Ditta Ing. Orfeo Mazzitelli  S.p.A., di cui il legale responsabile è l’Ing. Alberto Flammineis, conferendo, a tal fine, l’incarico congiunto per la rappresentanza e difesa dell’Ente agli Avv.ti Tommaso e Pasquale Minervini, rilevato che la vicenda giudiziaria abbraccia tutti i risvolti giuridici (civilistici, penali, amministrativi, contabili) e che, la stessa, si interseca indissolubilmente con i procedimenti penali in corso contro l’Ing. De Flammineis, nella sua surrichiamata qualità, ove questo Ente è interessato quale persona offesa;

2) Procedimento penale contro il sig. Cristoforo Brattoli, colpevole di aver ucciso il Sindaco Gianni Carnicella; difensore di parte civile per il Comune di Molfetta, l’avv. Gaetano Contento;

3) Procedimenti penali meglio conosciuti sotto il nome di operazioni “ Primavera” e “ Reset” contro le holding degli spacciatori di droga.

Cosa hanno prodotto gli incarichi conferiti agli Avv. Perchinunno e La Forgia. Per questi ultimi procedimenti c’è di più, la cittadinanza ha diritto di sapere se ai sensi della legge 109/06 ci siano stati beni confiscati, questo sì che costituirebbe un vero “tesoretto” per le casse comunali.

Speriamo che il Sindaco Azzollini mantenga una promessa fatta pubblicamente, in piena processione del sabato santo, e cioè di rispondere a questi quesiti già apparsi su di un periodico mensile cittadino. Nel ricordare a lui e agli attuali amministratori che le costituzioni di parte civile non sono “cosa loro” ma appartengono a tutta la comunità, chiediamo anche il perché il Comune non si è mai costituito parte civile nei confronti dei responsabili del disastro delle Palazzine Fontana che ancora dopo 5 anni non ha colpevoli.

Molfetta, 2.05.2007                                             Matteo d’Ingeo

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