Le bombe a caricamento chimico non sono solo in fondo al nostro mare, ecco cosa è accaduto nel comune di Arcade in provincia di Treviso.
“Una persona ricoverata in prognosi riservata in ospedale e poi sottoposta all'arresto e tre palazzine del paese di Arcade evacuate. E' questo il bilancio della bravata incosciente di un operaio di 35 anni che ha tentato di disinnescare da solo un una bomba al fosgene, residuato bellico della prima guerra mondiale.
L'ordigno confezionato con il potente e insidioso gas tossico (gli effetti non sono immediati e possono avere conseguenze letali anche nel tempo) era stato individuato nello scantinato di un edificio del piccolo centro della provincia di Treviso e messo in sicurezza. Alessandro Santovito, proprietario dell'abitazione dove era stata rinvenuta la bomba, ha cercato però di forarla, provocando una perdita di fosgene che lo ha colpito in pieno volto.
L'uomo è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Montebelluna per forti difficoltà respiratorie e bruciore agli occhi e poco dopo il ricovero in terapia intensiva è stato sottoposto a fermo da parte dei carabinieri. Nel frattempo le autorità cittadine hanno dovuto disporre per ragioni di sicurezza lo sgombero di tre palazzine adiacenti, chiudendo alla circolazione un'intera zona di Arcade. All'ospedale, precauzionalmente, si sono presentate per farsi visitare anche dodici persone che vivono nello stesso condominio di Santovito.
Complessivamente i cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, trovando ospitalità, per la maggior parte, in case di parenti ed amici sono state una sessantina. Cinque di queste si trovano in Comune. Il sindaco Emanuela Pol ha fatto aprire, per precauzione, il palazzetto dello sport e sta attrezzando per l'ospitalità della notte, in caso la situazione non si risolva in giornata. "Siamo in attesa di sapere – ha spiegato – quanto può durare, stiamo operando prevedendo già la peggiore delle ipotesi e quindi dove alloggiare gli sfollati per la notte".
Nella zona sono intervenuti vigili del fuoco, il Nucleo Nbcr chimico di Treviso e i carabinieri, con il coordinamento operativo della Prefettura di Treviso che dalle prime ore di oggi sta seguendo l'evolversi della situazione. Successivamente sono giunti da Udine gli artificieri dell'esercito che hanno recuperato l'ordigno manomesso nel garage ed un altro uguale. Entrambe le bombe, della dimensione di 40 cm per 10, sono state portate in una cava di Nervesa della Battaglia dove saranno fatte brillare.” La Repubblica.it
Mazza che pirla sto tipo.