L’attività commerciale è stata confiscata, ma la pedana abusiva resta

Dopo la confisca, del valore complessivo di 4,2 milioni, che ha riguardato il patrimonio degli eredi di Alfredo Fiore (la moglie, Vista Rosalba e i figli, Vito e Maria Fiore), pregiudicato ucciso in un agguato a Molfetta il13 marzo 2014, si attende la destinazione dell’attività commerciale che era stata gestita dai figli di Alfredo Fiore; Vito Fiore con il “Moulin Rouge” e Maria Fiore con il “Mirador“. 

Dopo il sequestro preventivo dell’attività, il bar era stato gestito per pochi mesi da giovani imprenditori a cui le autorità demaniali giudiziarie avevano affidato l’attività. Ben presto questa “gestione controllata” fallì e si scoprì che la ragazza che conduceva il bar “White Caffè“, a sua volta, era figlia di un pregiudicato di Triggiano, vicino al clan Di Cosola, a cui erano stati sequestrati beni per un valore di 3 milioni, tra cui un noto bar di Triggiano, l’HAZZARD.

Dal 28 giugno 2016 il bar non ha più riaperto in coincidenza della pubblicazione della concessione per la pedana esterna. Era la prima volta che si leggeva in rete di una tale concessione perché dal 2012, durante la gestione della famiglia Fiore, nessuno aveva mai messo in mora quell’occupazione abusiva di suolo pubblico. La Determinazione Dirigenziale n. 61 del 28.06.2016 prevedeva l’autorizzazione per 1,50 X 9 metri, invece la profondità dell’occupazione di suolo pubblico è stata sempre visibilmente superiore al tal punto da rendere difficoltosa la viabilità in quel tratto di strada in caso ci fosse un’auto parcheggiata di fronte.

Pertanto, oggi, in vista di una possibile nuova gestione dell’ex bar degli eredi di Fiore Alfredo, ci chiediamo perché le amministrazioni comunali, vecchie e nuove, non hanno mai emesso un’ordinanza di rimozione della struttura e nel contempo non hanno avviato una procedura di recupero della tassa di occupazione di suolo pubblico maturata in questi anni in danno alla famiglia Fiore o alle autorità giudiziarie che custodivano i beni?

Inoltre, a nostro modesto parere, quella pedana non può essere concessa se non con una notevole riduzione d’ingombro perché ha sempre rappresentato dalla sua nascita un problema per la viabilità.

 

La storia

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Montaggio della pedana avvenuta il 3 Maggio del 2012

La pedana allestita. Immagini realizzate a fine Maggio del 2012


Immagini risalenti al mese di Aprile 2014

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