L’assemblea dei magistrati della Procura di Bari scrive alle Istituzioni

 

L’assemblea dei magistrati dell’ufficio della Procura di Bari, riunitasi in data odierna, ha preso atto che nell’imminenza della scadenza del termine (30 agosto), fissato per lo sgombero del palazzo di Via Nazariantz, non è stata data dagli Organi competenti soluzione al problema della idonea collocazione dell’Ufficio. In ottemperanza alle disposizioni ministeriali, la Procura ha in corso il trasferimento degli uffici nell’immobile di via Brigata Regina.

Le minime dimensioni di tale edificio (l’immobile di via Brigata Regina nella parte destinata alla Procura misura circa 1050 mq., a fronte degli spazi di via Nazariantz pari a circa 4.800 mq.) consentiranno il trasferimento solo degli uffici centralizzati (ricezione notizie di reato, ufficio esecuzione etc.) e di pochi magistrati che comunque sarebbero collocati, addirittura, in tre o quattro uniti in stanze di circa 20 mq., in violazione sia delle norme sulla sicurezza e dignità del lavoro sia della riservatezza delle indagini. Non sara possibile, ad esempio, ricevere avvocati, effettuare interrogatori con la dovuta riservatezza, dare ascolto alle persone offese, tenere riunioni di coordinamento investigativo con le force dell’ordine.

Anche a fronte di uno sforzo estremo nell’utilizzazione degli spazi fruibili, potrebbe esplicare la sua funzione nella sede di via Brigata Regina solo un terzo dei magistrati in servizio, peraltro privi delle rispettive segreterie che verrebbero accorpate in unite centralizzate con funzioni estremamente ridotte. Il miglior utilizzo degli spazi disponibili non consentirà, peraltro, la collocazione di un numero sufficiente di armadi per contenere i fascicoli processuali e delle indagini in corso. Di fatto, oltre il 90% dei fascicoli non troverebbe alcuna collocazione negli spazi di via Brigata Regina. In difetto di una soluzione adeguata alla prosecuzione dell’attivita giudiziaria, deve evidenziarsi anche I’ultima iniziativa del Procuratore della Repubblica del 13 agosto, con la quale e stata segnalata alla Direzione Regionale dell’INAIL, con note trasmessa anche al Sindaco del Comune di Bari, l’assoluta necessità di attivarsi per richiedere ai competenti organi comunali una proroga della scadenza dei termini per lo sgombero, stabilito, lo si ribadisce, al 30 agosto. Anche tale accorato appello risulta rimasto, allo stato, privo di qualunque riscontro. Sulla base di queste osservazioni appare del tutto evidente che le funzioni istituzionali proprie della Procura (la sesta Procura d’Italia per dimensioni) verrebbero seriamente compromesse, se non addirittura paralizzate, con conseguenti riflessi in tema di tutela dei diritti e della sicurezza delle persone, nonostante tutti gli sforzi che i magistrati ed il personale della Procura di Bari hanno messo e metteranno in atto, nel rispetto del principio di leale collaborazione con le Istituzioni coinvolte. In sostanza I’Ufficio, che ha competenza distrettuale (e che quindi si occupa anche della criminalità del territorio foggiano, vera e propria emergenza nazionale), non potrà garantire indagini e processi in tale materia, oltre che in tutti gli altri settori nevralgici di intervento.
Quanto sopra rappresentato non è altro che una sintesi di tutte le criticità già ripetutamente segnalate agli organi competenti in ogni sede istituzionale. Di tutto ciò devono essere consapevoli le Istituzioni in indirizzo perché venga individuate, con la massima urgenza, una soluzione che permetta a questo Ufficio di poter svolgere il proprio lavoro, al fine di assicurare il servizio Giustizia ed il perseguimento dei reati del territorio.

Bari, 22 agosto 2018

L’assemblea dei magistrati della Procura di Bari

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