In questi giorni, oltre le promesse da marinaio del Presidente Nappi fatte ad alcni impiegati a tempo determinato, baciati dall’indulto, abbiamo letto anche di gravi episodi che hanno riguardato il dipendente ASM, Giuseppe Brunetti, sospeso dal servizio per cinque giorni poichè sorpreso nel turno di lavoro a sorseggiare un caffè in compagnia di un collega.
Non sarebbe una notizia eclatante, visto che questo tipo di “pausa lavoro” è di routine, se il Brunetti non fosse stato punito da solo.
Infatti ci chiediamo perché il suo collega di pausa caffè, a suo dire, non è stato raggiunto da alcuna sospensione?
Si tratta di un caso isolato di mobbing all’interno dell’Azienda? O forse l’episodio attiene all’aggressione che lo stesso Brunetti ha denunciato di aver subito da parte di quattro persone, tra cui congiunti di un altro dipendente dell’ASM suo superiore, per motivi dettati da presunte ritorsioni post elettorali? Crediamo molto nella seconda ipotesi.
Brunetti dichiara infatti di aver sostenuto, nelle ultime consultazioni elettorali, un candidato non gradito ad alcuni dipendenti molto in vista dell’ASM che con l’aggressione di ieri avrebbero cercato di regolare i conti.
La denuncia del dipendente non lascia spazio a molti dubbi e sarà facile stringere il cerchio sugli autori della intimidazione e pestaggio.
Il Presidente dell’ASM era candidato, poi c’era un dipendente-caporale che, con l’auto dell’azienda, faceva spesso visita ad un comitato elettorale del candidato più amato dei molfettesi e c’era il figlio dello stesso dipendente che presidiava il supermarket del voto che promuoveva lo stesso amato candidato.
Se qualcuno vuole contribuire a costruire la mappa dei procacciatori di voti all’interno dell’ASM per quello o quell’altro candidato intervenga in questo blog in modo da dare una mano alle forze dell’ordine che indagano.
Questo servirebbe a fare pulizia nell’ASM visto che non la fanno in città, la facciamo noi in casa loro.