
Dopo la segnalazione fatta sul mensile l’Altra Molfetta (Novembre 2024), l’albo pretorio comunale appare più trasparente. Nell’articolo si denunciava una certa opacità riguardante la pubblicità di quegli atti che necessitano di un più attento e accurato “controllo civico”. Il riferimento era agli atti che riguardavano l’edilizia in genere. Per esempio il 31 ottobre scorso, come altri precedenti, è stato pubblicato un elenco di permessi di costruire, secondo il Dirigente, in “conformità alla vigente normativa in materia di protezione di dati personali (D.Lgs. 196/2003 e ss.mm.ii)”.
Nell’articolo ci si chiedeva dove potesse essere la violazione dei dati personali sensibili. Il senso della pubblicazione degli atti all’albo pretorio sottende anche la possibilità di poter fare opposizione a un qualsiasi provvedimento che un cittadino terzo possa ritenere errato, ingiusto o in contrasto a determinate leggi. Leggendo quell’elenco, il cittadino aveva le mani legate perché non conosceva il sito dove, per esempio, sarebbe sorto “un nuovo corpo di fabbrica a destinazione commerciale di media struttura”, e non conosceva il nome della società o dell’imprenditore che voleva costruirlo. Il 20 dicembre scorso, inaspettatamente, sono stati pubblicati all’albo pretorio i permessi di costruire rilasciati nel mese di ottobre e novembre.
La differenza tra il prima e il dopo è facilmente palpabile. In assenza di questa ritrovata trasparenza non avremmo potuto sapere, per esempio, che il Consorzio Metropolis vuole “riattivare un ex Hotel a fini turistici ricettivi”; oppure che la Sig.ra Maridda Poli Maria vuole costruire delle “attrezzature di facile amovibilità”. Il Dirigente Ing. Alessandro Binetti dovrebbe fare l’ultimo sforzo per rendere definitivamente trasparente l’operato del suo ufficio. Dovrebbe indicare, oltre i dati catastali, l’ubicazione degli interventi richiesti.
