Dalla provincia di Napoli e Salerno la “truffa del pacco” si è spostata nella nostra provincia e dopo alcuni casi registrati a Bitonto il “pacco” è giunto anche a Molfetta. Le vittime sono anziani soli e il copione è collaudato. Prima di mettere in atto la truffa i malviventi basisti raccolgono tutte le informazioni della vittima, dei loro legami familiari e del loro numero telefonico. Di solito c’è sempre un nipote che diventa il protagonista della storia. Arriva prima una telefonata all’anziana da parte del finto corriere che preannuncia la consegna di un pacco importante per il nipote. Il finto nipote è fuori città e ha dato l’indirizzo della nonna per la consegna con il pagamento che varia da 1.000,00 e 3.000,00 euro. Naturalmente non si lascia passare molto tempo tra la telefonata e l’arrivo del corriere che si presenta a casa dell’anziana nonna che non ha avuto il tempo di contattare il proprio vero nipote e si prepara a ritirare il pacco preparando anche i soldi.
Se l’anziana si presenta dubbiosa il finto corriere la mette in contatto telefonico con il complice, che è rimasto in auto, il quale si finge nipote della vittima e rassicura la nonna e le chiede la cortesia di ritirare il pacco che contiene materiali di lavoro importanti per lui. Spiega alla nonna che lui è fuori città, deve tornare in serata e il contenuto del pacco per lui è importante. Le chiede anche di anticipare il pagamento al corriere e di stare tranquilla perchè il denaro le sarà restituito entro la serata appena rientra in città. Dopo questa rassicurante telefonata l’anziana nonna scioglie ogni dubbio, accetta la consegna del “pacco truffa” e paga 2.000,00 euro ai malfattori.
Naturalmente la nonna non apre subito il pacco perchè questa è la consegna avuta dal finto nipote e aspetta la sera in attesa che qualcuno della famiglia si faccia vivo per ritirare il pacco e restituire i duemila euro anticipati. Ma la nonna freme e contatta il proprio vero nipote che tarda a farsi vivo e chiede come mai non è passato a prendere il pacco; dall’altra parte del telefono il nipote si mostra incredulo e ignaro e dice di non aver mai incaricato nessuno di consegnare un pacco. In quel momento la povera nonna realizza di aver subito una vera e propria truffa, apre il pacco e trova la confezione di un bagno schiuma “pagato” solo 2mila euro.
Questa è una storia vera e la stessa viene replicata in altre città con delle varianti, pertanto si invitano gli anziani della nostra città a non prestare ascolto a eventuali malfattori che propongono questa o altre truffe, non aprire la porta di casa a sconosciuti e in caso di dubbio contattare subito un proprio famigliare o direttamente le Forze dell’Ordine.
Mi chiedo: esistono “nonne ” che hanno in casa 1000 o 2000 euro ? Bah !!!!!!!!
E li mollano ad estranei ? Non ci credo.
PORCODDIO