di Matteo d’Ingeo
Il 12 luglio scorso, a Bari, durante la cerimonia in ricordo di Michele Fazio, vittima innocente di mafia, il neo sindaco Vito Leccese ha detto chiaramente che “ricordare una vittima di mafia non può essere solo un esercizio di memoria ma un esercizio di impegno quotidiano nella pratica dell’antimafia sociale”. Per questo motivo rispetterà gli impegni presi in campagna elettorale e comincerà le consultazioni per l’istituzione di una commissione speciale all’interno del Consiglio comunale, una commissione che si occupi di antimafia in grado di monitorare il territorio per prevenire possibili infiltrazioni da parte della criminalità e che relazioni al sindaco e al Consiglio sugli sviluppi del proprio lavoro, con l’obiettivo di farsi strumento di responsabilizzazione della pubblica amministrazione.
A Molfetta, invece, un organismo istituzionale simile è stato istituito nel lontano 1997, il famoso e tanto vituperato “Comitato per il monitoraggio dei fenomeni delinquenziali”, e non si è mai riusciti a farlo decollare.
Osteggiato in tutti i modi, sin dalla sua nascita, perché un organismo simile preoccupa i mestieranti della politica e conniventi del malaffare infiltrati nei palazzi di città.Al contrario del sindaco di Bari, il nostro sindaco Minervini Tommaso, presente alla serata, organizzata dal Presidio di Libera in occasione del 32° anniversario dell’omicidio del Sindaco Gianni Carnicella, non ha ritenuto di…